martedì 25 novembre 2008

CONSIGLIO COMUNALE: LA SCUOLA DELLA POLITICA NAZIONALE E LA SCUOLA DELLA POLITICA LOCALE.

Nella serata del 24 novembre 2008 si è svolto in Sala Consiliare il Consiglio Comunale della nostra città.
Un Consiglio importante per noi del Coordinamento Scuola, non proprio ciò che ci aspettavamo ( speravamo in un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza)
ma comunque sempre un passo avanti considerato che, tra i punti all’ordine del giorno, era prevista la discussione sulle "Disposizioni urgenti in materia di istruzioni e università".
Vorrei fare delle considerazioni personali rispetto a ciò che è emerso ieri sera.
Sottolineo che le mie sono considerazioni personali e che in nessun modo intendo parlare in rappresentanza di alcuno.

Ieri sera sono emersi, a mio parere, due aspetti, entrambi importanti e significativi.
Da una parte c’è l’aspetto politico dell’intera vicenda che ha visto maggioranza e opposizione schierate su fronti assolutamente inconciliabili.
La maggioranza ha manifestato con chiarezza una totale adesione e condivisione all’operato del Governo. Ha difeso con fermezza e decisione la nuova Riforma della Scuola definendola necessaria e appropriata. Necessaria poiché, nel devastante panorama economico del nostro paese, un risparmio risulta doveroso e necessario in ogni comparto e appropriata poiché tende a risolvere problemi cronici che riguardano alcuni comparti dell’istruzione (in particolare si è citata l’Università).
I Consiglieri di minoranza hanno manifestato il loro assoluto dissenso alla manovra sulla scuola definendola un duro attacco al Sistema Istruzione del nostro paese e denunciando il fatto che in essa, l’unico dato di evidente chiarezza, è rappresentato da un taglio di risorse (pari a circa 8 miliardi di euro ) che porterà inevitabilmente ad uno smantellamento della Scuola Pubblica a favore di quella Privata.
Nulla di nuovo dunque su questo fronte.
Poi c’è l’aspetto , oserei dire più famigliare, del fare, risolvere, governare la realtà locale.

E qui è accaduto l’incredibile.

Infatti, benchè la maggioranza respinga fermamente qualunque critica nei confronti della riforma, tuttavia, sugli effetti che essa comporterà sulla realtà locale, si schiera a difesa del sistema vigente ( in cui, attualmente, il 100% delle famiglie sceglie il modello a 40 ore) e quindi si pone in evidente contrasto con il modello a 24 ore previsto dalla nuova legge 169.
Ma la nostra maggioranza si spinge ancora più in là e per voce dell’assessore Marco Cattaneo annuncia che, qualora dovesse venir messo in discussione il sistema che garantisce la permanenza a scuola per 40 ore, l’Amministrazione Comunale garantisce i fondi necessari affinché l’utenza possa continuare a usufruire del medesimo servizio di cui si avvale oggi prevedendo se necessario di attingere risorse sottraendole ad altri comparti.
Certo, comunque, non sarà la stessa cosa. Più volte è stata sottolineata, da un punto di vista formativo pedagogico e sociale la differenza tra tempo pieno e tempo prolungato. Badate, non è una differenza da poco, ed è su questa differenza che oggi il Coordinamento è chiamato a lavorare e a far sentire il suo coro di protesta. Perché il tempo pieno che prevede la compresenza dei docenti con le attività curricolari spalmate nell’arco della giornata rappresentano il fulcro del successo della nostra Scuola Primaria che, ricordo, è ai primi posti nelle classifiche internazionali per i risultati di apprendimento dei suoi alunni e questo dimostra che il modello didattico funziona. Altra cosa è prolungare la permanenza del bambino a scuola attraverso attività collaterali, quale che sia la loro fonte di finanziamento. E’ pur vero però che gli Enti Locali non possono in alcun modo intervenire sulle scelte pedagogiche e strutturali delle scuole e che quindi in buona sostanza non possono decidere né per quante ore, né in quale parte della giornata si faranno le materie curricolari né tantomeno quanti e quali insegnanti verranno destinati ad ogni classe.

Ammetto che avrei voluto una maggioranza consiliare più coraggiosa e intellettualmente onesta, capace di prendere le distanze da un provvedimento che la stessa amministrazione comprende essere inconciliabile con la realtà sociale del nostro Comune. Perché non è necessario aderire sempre e comunque, bisogna saper essere critici anche quando le proposte arrivano da una “parte amica”.
Sono proprio le Amministrazioni Comunali, che, disponendo di una maggiore sensibilità nei confronti delle propria cittadinanza e avendo un punto di osservazione privilegiato nei confronti della realtà del proprio territorio, sono state in grado, nel nostro paese, di prendere decisioni coraggiose anche in contrasto con le disposizioni dettate centralmente dalla loro stessa parte politica.
Spesso è proprio nelle realtà locali che si ha la possibilità di incontrare un modo di far politica pulito, onesto e realmente al servizio del cittadino. Credo quindi che la nostra Amministrazione Comunale si sia persa un’occasione importante e per questo me ne dispaccio.
Il coordinamento scuola di Buccinasco però è un coordinamento cittadino che nasce con lo scopo di informare la cittadinanza sugli sviluppi che la riforma della scuola apporterà a livello Nazionale e Locale. Un Coordinamento che si prefigge di manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti di questa riforma, partecipando ad iniziative di protesta rivolte a scelte di politica Nazionale. Abbiamo più volte espresso un giudizio politico chiaro e inequivocabile sulle strategie adottate dai nostri Ministri e dal nostro Governo e ci siamo battuti e ancora ci batteremo per difendere la nostra Scuola Pubblica da uno smantellamento inaccettabile. Ma come Coordinamento Cittadino, non possiamo dimenticare il mandato che abbiamo avuto da coloro che ci sostengono e cioè lavorare per garantire alle famiglie di Buccinasco un sistema scuola che il più possibile rispecchi le esigenze dell’utenza, stimolando ogni comparto a contribuire secondo le proprie competenze ( Dirigenti Scolastici, Organi Collegiali, Amministrazione Locale).
Ed allora penso che questo Coordinamento non possa che essere uscito sollevato dal Consiglio Comunale di ieri. E’ stato un primo passo e comunque una garanzia di non venir lasciati soli.
Prima d’ora vi era stato solo il silenzio, oggi abbiamo la promessa del Sindaco, Loris Cereda che ringrazio, di una sua partecipazione ad un’assemblea cittadina sulla scuola.
Dovremmo prenderne atto e portarci a casa questo piccolo successo. Domani poi si vedrà.

Barbara Massa

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