lunedì 17 novembre 2008

Occorre coinvolgere le famiglie

RIPORTO UN ARTICOLO PRESO DA RETE SCUOLE:

Genova , 17/11/2008
Occorre coinvolgere le famiglie
di Stefania Fabris

Da Tuttoscuola di oggi, a prescindere dal titolo che allude ad una divergenza politica tra Regioni assolutamente inesistente, emerge nero su bianco quanto sta succedendo al di là delle capziose e fuorvianti illusioni diffuse per far accomodare gli insegnanti della scuola, di fatto, nella rassegnazione.

2. Piano programmatico: parere negativo ma le Regioni si "contano"

Il Senato della Repubblica, lo scorso 11 novembre, ha concluso l'esame in prima lettura del disegno di legge di conversione del decreto legge 7 ottobre 2008, n. 154, approvando, tra l'altro, l'emendamento all'art. 3, concordato tra le Regioni ed il Governo, che ha "cancellato" l'ipotesi di commissariamento per Regioni ed Enti territoriali qualora i piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche non fossero "...ultimati in tempo utile per assicurare il conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione della rete scolastica...già a decorrere dall'anno scolastico 2009/2010 e comunque non oltre il 30 novembre di ogni anno".

L'emendamento ha previsto anche, "...per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012, entro il 15 giugno 2009, la stipula di un'intesa in sede di Conferenza Unificata per disciplinare l'attività di dimensionamento della rete scolastica, ai sensi del comma 4, lettera f)-ter, con particolare riferimento ai punti di erogazione del servizio scolastico".

Le Regioni "... per l'anno scolastico 2009/2010, assicurano il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri fissati dall'art. 2 del ...decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 23, da realizzarsi comunque non oltre il 31 dicembre 2008".

La decisione del Senato ha consentito il superamento della pregiudiziale posta dalle Regioni e la ripresa del confronto di merito sullo schema di piano programmatico.

Le Regioni nella seduta dello scorso 13 novembre della Conferenza Unificata non hanno espresso una posizione unitaria ma articolata in distinte posizioni: la maggioranza delle Regioni ha espresso un parere fortemente negativo, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Molise si sono espresse favorevolmente; la Sicilia si è astenuta.

Non essendo prevista una co-determinazione del contenuto dello schema di piano programmatico, il parere negativo espresso dalla Conferenza ha soltanto un valore formale e non determina l'impossibilità di adottare l'atto da parte del Governo.

Io non mi rassegno, sarebbe gravemente colpevole, a questo punto. Il Governo non ha compiuto la benchè minima inversione di tendenza, ha solo un pochino rallentato( ma è questione di settimane) e solo su alcune questioni marginali. Regioni ed Enti locali non possono, non intendono, non si opporranno affatto alla Riforma Moratti-Gelmini. Dobbiamo assolutamente usare le ultime occasioni legittime che abbiamo (Consigli di Classe, giornate di scuola aperta, assemblee sindacali, Consigli d'Istituto e Collegi dei Docenti) per informarci, informare e coinvolgere l'opinione pubblica prima delle iscrizioni.L'università sta andando avanti e trovo che le proposte messe in campo dall'Onda alla Sapienza siano apprezzabilissime, giuste, serie e concrete. Massimo sostegno ai ragazzi che stanno impegnandosi per tutti noi. Manteniamo la preziosissima unione, ma dobbiamo giocarci anche noi per la scuola il tutto per tutto. E mettere in campo corpose denuncie e forti controproposte. URGENTEMENTE. Non ci sono possibili serie scorciatoie nè praticabili compromessi al momento.Ad esempio: DIAMO IL VOTO IN CONDOTTA secondo le linee imposte dal decreto Gelmini? Aspettiamo il famoso Regolamento che il Ministro ha promesso? Ci facciamo dei regolamenti interni diversi da scuola a scuola, da classe a classe, in nome dell'autonomia? Lo facciamo, davvero? Avete letto l'inserto del Sole 24 ore di domenica scorsa, con l'articolo sul fatto che "la condotta farà media e così si indurranno gli studenti a comportarsi bene anche a fronte di qualche carenza culturale?" Alle superiori sono in arrivo le valutazioni infraquadrimestrali: cosa pensiamo di fare? Propongo di denunciare pubblicamente l'operazione aberrante che si andrà a compiere nei prossimi giorni

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