AUGURIAMO A TUTTI BUONE FESTE
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giovedì 18 dicembre 2008
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auguri
giovedì 11 dicembre 2008
SCUOLA: RIFORMA SUPERIORI NEL 2010 E MAESTRO UNICO SOLO SU RICHIESTA
Slitta a settembre 2010 la riforma delle superiori, inizialmente prevista per il 2009; confermato l'avvio da settembre della riforma del primo ciclo e l'introduzione del maestro unico avverra' solo su richiesta delle famiglie. Questi i punti fissati oggi durante l'incontro a Palazzo Chigi sulla riforma della scuola tra sindacati e Governo.SCUOLA INFANZIA. Riconferma delle 40 ore, con doppio organico, quale modello da privilegiare nella scuola dell'infanzia, rendendo residuale l'ipotesi del funzionamento solo antimeridiano.
MAESTRO UNICO E ORARIO SCUOLA PRIMARIA. Previsione di attivare il modello a 24 ore, nella scuola primaria, solo nelle prime classi e solo a richiesta delle famiglie, salvaguardando le diverse articolazioni orarie e in particolare il ''tempo pieno'', per il quale si conferma l'assegnazione di due docenti per classe.
ORARIO SCUOLE MEDIE. Salvaguardia del ''tempo scuola'' a 30 ore e delle opportunita' per il ''tempo prolungato'', nella scuola media.
NUMERO ALUNNI PER CLASSI. Mantenimento, per il prossimo anno scolastico, degli attuali parametri per quanto riguarda il numero massimo di alunni per classe.
SOSTEGNO ALUNNI DISABILI. Impegno a confermare le risorse necessarie per il sostegno agli alunni disabili con un docente ogni due studenti.
RINVIO RIFORMA SCUOLA SUPERIORE. Rinvio di un anno dei nuovi ordinamenti della scuola secondaria di secondo grado.
In particolare, i punti principali della riforma sono lo snellimento e la semplificazione degli indirizzi scolastici, piu' legame tra le richieste del mondo del lavoro e la scuola, il riordino degli istituti tecnici e piu' opportunita' per le famiglie. Saranno messe a regime le migliori esperienze delle sperimentazioni, l'aumento dello studio della lingua inglese, l'aumento delle ore scientifiche e di matematica, la riforma degli istituti tecnici che passano da 39 a 11 e la riorganizzazione del sistema dei licei.
martedì 9 dicembre 2008
SCIOPERO DEL 12 DICEMBRE 2008
Milano e Ticino Olona
Ore 9.00 Manifestazione a Milano. Concentramento a Porta Venezia.
Comizio in Piazza Castello. Conclusioni di Morena Piccinini della Segreteria CGIL nazionale. Continua a leggere...
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MANIFESTAZIONE
venerdì 5 dicembre 2008
Scuola, i vescovi contro i tagli
La Cei in campo: è crisi profonda.Ma dall'esecutivo arriva la frenata:«Stanziati 120 milioni per il 2009»Il Pd: così le materne sono a rischio
CITTÀ DEL VATICANO
I nuovi tagli agli istituti scolastici paritari, previsti dalla finanziaria del governo Berlusconi, aprono una «crisi» e presto «le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese». La Cei scende in campo e lancia un avviso al governo, che frena. I fondi per le scuole paritarie «vengono ripristinati» assicura il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas.
In mattinata monsignor Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per l’educazione, aveva spiegato: «In questa situazione di tagli alla scuola paritaria - ha spiegato mons. Stenco - «non si tratta di restituzione: a questo punto si è aperta una crisi molto più profonda e le federazioni delle scuole cattoliche presto si mobiliteranno in tutto il Paese». Secondo mons. Stenco «qui si vuole la scuola statale e la scuola commerciale, lo stato e il mercato ma non il privato sociale che rappresentiamo noi e che fa la scuola non per interesse privato, ma per interessi pubblici». «Tra stato e mercato - si è chiesto il vescovo - perchè colpire proprio il privato sociale?». «Non è il taglio da 130 milioni di euro di adesso che fa scoppiare la scuola cattolica - ha aggiunto mons. Stenco -. Il punto è che sono dieci anni che il finanziamento si è inceppato. Può una scuola parrocchiale, ad esempio, permettersi ogni anno una passività di 20,25 mila euro? Dopo 10 anni che cosa è divenuta? 250 mila euro. E il contributo dello Stato - ha concluso - serve a malapena a pagare gli stipendi».
Poco dopo a spiegare la posizione ufficiale dei vescovi è stato don Domenico Pompili portavoce della Cei: «Siamo preoccupati, come emerso anche di recente da diverse voci del mondo cattolico, per il destino delle scuole pubbliche non statali», ha affermato il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. «Tuttavia – ha aggiunto - pur consapevoli del momento economico e sociale che il Paese sta attraversando, confidiamo negli impegni che il Governo ha assunto pubblicamente».
Il governo, poi, ha chiuso la polemica: «Possono stare tranquilli, possono dormire su quattro cuscini» ha detto Vegas, spiegando che con un emendamento del relatore al ddl Bilancio vengono stanziati 120 milioni per il 2009.
Giuseppe Fioroni, coordinatore dell’area Organizzazione del Pd ed ex ministro della Scuola ha attaccato: «Ci siamo abituati alle bugie del governo. Mi ostino però a credere che voglia, prima della fine dell’anno, ripristinare i 130 milioni di tagli alle suole paritarie, che sommati ad ulteriori accantonamenti, mette in discussione il diritto del 48% di bambini delle scuole dell’infanzia a poterne usufruire». Continua a leggere...
CITTÀ DEL VATICANO
I nuovi tagli agli istituti scolastici paritari, previsti dalla finanziaria del governo Berlusconi, aprono una «crisi» e presto «le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese». La Cei scende in campo e lancia un avviso al governo, che frena. I fondi per le scuole paritarie «vengono ripristinati» assicura il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas.
In mattinata monsignor Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per l’educazione, aveva spiegato: «In questa situazione di tagli alla scuola paritaria - ha spiegato mons. Stenco - «non si tratta di restituzione: a questo punto si è aperta una crisi molto più profonda e le federazioni delle scuole cattoliche presto si mobiliteranno in tutto il Paese». Secondo mons. Stenco «qui si vuole la scuola statale e la scuola commerciale, lo stato e il mercato ma non il privato sociale che rappresentiamo noi e che fa la scuola non per interesse privato, ma per interessi pubblici». «Tra stato e mercato - si è chiesto il vescovo - perchè colpire proprio il privato sociale?». «Non è il taglio da 130 milioni di euro di adesso che fa scoppiare la scuola cattolica - ha aggiunto mons. Stenco -. Il punto è che sono dieci anni che il finanziamento si è inceppato. Può una scuola parrocchiale, ad esempio, permettersi ogni anno una passività di 20,25 mila euro? Dopo 10 anni che cosa è divenuta? 250 mila euro. E il contributo dello Stato - ha concluso - serve a malapena a pagare gli stipendi».
Poco dopo a spiegare la posizione ufficiale dei vescovi è stato don Domenico Pompili portavoce della Cei: «Siamo preoccupati, come emerso anche di recente da diverse voci del mondo cattolico, per il destino delle scuole pubbliche non statali», ha affermato il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. «Tuttavia – ha aggiunto - pur consapevoli del momento economico e sociale che il Paese sta attraversando, confidiamo negli impegni che il Governo ha assunto pubblicamente».
Il governo, poi, ha chiuso la polemica: «Possono stare tranquilli, possono dormire su quattro cuscini» ha detto Vegas, spiegando che con un emendamento del relatore al ddl Bilancio vengono stanziati 120 milioni per il 2009.
Giuseppe Fioroni, coordinatore dell’area Organizzazione del Pd ed ex ministro della Scuola ha attaccato: «Ci siamo abituati alle bugie del governo. Mi ostino però a credere che voglia, prima della fine dell’anno, ripristinare i 130 milioni di tagli alle suole paritarie, che sommati ad ulteriori accantonamenti, mette in discussione il diritto del 48% di bambini delle scuole dell’infanzia a poterne usufruire». Continua a leggere...
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ARTICOLI
MOZIONE APPROVATA A LARGA MAGGIORANZA
dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto del 25/11/2008
Il Collegio Docenti della SMS “L.Conti” di Buccinasco (MI), vista la legge 133/08 e in particolare l’art. 64, visto il PIANO PROGRAMMATICO degli INTERVENTI SULLA SCUOLA, visto il DL .137, esprime preoccupazione e contrarietà per l’insieme dei provvedimenti che anzichè costituire un progetto di riforma per le scuole, sono volti soltanto ad una “razionalizzazione” delle risorse umane che in tre anni si impegna a tagliare 87.400 posti tra i docenti e 44.500 posti del personale ATA.
Non c’è alcun margine all’incomprensione o alla falsificazione di questo piano deleterio perchè il quadro è presentato in modo chiaro e puntuale.
I tagli si ottengono in gran parte nelle scuole di base:
1. dall’innalzamento del rapporto alunni/classe (12.800 posti nel triennio)
2. dalla determinazione dell’organico delle scuole primarie e secondarie di 1° grado con il solo orario obbligatorio (44.800 posti nel triennio)
3. dalla riduzione degli specialisti in lingua inglese nelle scuole primarie (11.200 posti).
In tre anni le classi dovranno avere mediamente 4 alunni in più.
Ben 26.900 posti in organico verranno sottratti nel triennio 2009/2012 alle scuole secondarie di 1° grado rendendo di fatto inattuabile quell’autonomia organizzativa e didattica prevista dalla legge di rango costituzionale sull’AUTONOMIA delle ISTITUZIONI SCOLASTICHE che ha permesso alle scuole di realizzare processi formativi funzionali alla crescita e al diritto di apprendere degli alunni, i quali vengono così arricchiti da esperienze laboratoriali diverse, attività di recupero e potenziamento, progetti, integrazione degli alunni stranieri, uscite didattiche finalizzate alla crescita culturale, attraverso la conoscenza diretta di opere d’arte, ambienti naturali e storici.
La cosiddetta “essenzializzazione” della scuola promossa dal governo e dal ministro Gelmini si presenta quindi soltanto come un impoverimento e una restrizione dell’offerta formativa, e una riduzione drastica delle risorse umane che rappresentano l’elemento fondamentale della scuola.
Il ritorno all’”antico” voto decimale è solo una scelta semplificatoria e mediatica falsamente rassicurante per “incantare” le famiglie e nascondere la reale mancanza di un progetto che possa essere definito “riforma” della scuola.
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Il Collegio Docenti della SMS “L.Conti” di Buccinasco (MI), vista la legge 133/08 e in particolare l’art. 64, visto il PIANO PROGRAMMATICO degli INTERVENTI SULLA SCUOLA, visto il DL .137, esprime preoccupazione e contrarietà per l’insieme dei provvedimenti che anzichè costituire un progetto di riforma per le scuole, sono volti soltanto ad una “razionalizzazione” delle risorse umane che in tre anni si impegna a tagliare 87.400 posti tra i docenti e 44.500 posti del personale ATA.
Non c’è alcun margine all’incomprensione o alla falsificazione di questo piano deleterio perchè il quadro è presentato in modo chiaro e puntuale.
I tagli si ottengono in gran parte nelle scuole di base:
1. dall’innalzamento del rapporto alunni/classe (12.800 posti nel triennio)
2. dalla determinazione dell’organico delle scuole primarie e secondarie di 1° grado con il solo orario obbligatorio (44.800 posti nel triennio)
3. dalla riduzione degli specialisti in lingua inglese nelle scuole primarie (11.200 posti).
In tre anni le classi dovranno avere mediamente 4 alunni in più.
Ben 26.900 posti in organico verranno sottratti nel triennio 2009/2012 alle scuole secondarie di 1° grado rendendo di fatto inattuabile quell’autonomia organizzativa e didattica prevista dalla legge di rango costituzionale sull’AUTONOMIA delle ISTITUZIONI SCOLASTICHE che ha permesso alle scuole di realizzare processi formativi funzionali alla crescita e al diritto di apprendere degli alunni, i quali vengono così arricchiti da esperienze laboratoriali diverse, attività di recupero e potenziamento, progetti, integrazione degli alunni stranieri, uscite didattiche finalizzate alla crescita culturale, attraverso la conoscenza diretta di opere d’arte, ambienti naturali e storici.
La cosiddetta “essenzializzazione” della scuola promossa dal governo e dal ministro Gelmini si presenta quindi soltanto come un impoverimento e una restrizione dell’offerta formativa, e una riduzione drastica delle risorse umane che rappresentano l’elemento fondamentale della scuola.
Il ritorno all’”antico” voto decimale è solo una scelta semplificatoria e mediatica falsamente rassicurante per “incantare” le famiglie e nascondere la reale mancanza di un progetto che possa essere definito “riforma” della scuola.
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LAURA CONTI
martedì 2 dicembre 2008
Care mamme e cari papà
Care mamme e cari papà,
sappiamo che molti di voi faticano a comprendere il nostro disaccordo sui cambiamenti previsti dalla Ministra Gelmini. Gli organi di informazione danno notizie contrastanti e i nostri governanti tentano in ogni modo di tranquillizzare le famiglie. Abbiamo deciso perciò di scrivervi per spiegarvi il nostro punto di vista.
.Prima di tutto vi invitiamo a ricordare che ogni cambiamento va valutato in relazione alla realtà in cui è inserito. Oggi le bambine e i bambini sono molto diversi da ciò che eravamo noi da piccoli e anche la relazione tra noi - educatrici, educatori, madri e padri - e loro, è molto cambiata.
Quando eravamo piccoli le trasmissioni televisive iniziavano nel tardo pomeriggio. I cortili e le strade dei quartieri erano piene di bambini che giocavano con cartoni, sassi, legni, biglie. I vicini di casa erano legittimati a richiamarci all’ordine, quando le nostre grida o i nostri giochi diventavano troppo vivaci.
Un richiamo da parte di un estraneo aveva per noi ugual effetto delle sgridate dei nostri genitori.
Le famiglie, i quartieri, le relazioni tra vicini di casa oggi sono diverse, di conseguenza il mondo in cui crescono i nostri bambini è differente. Molti rimpiangono la semplicità del passato. Non possiamo però ritrovare l’atmosfera di un tempo che non c’è più, negando i nuovi bisogni e le nuove abilità dei bimbi di oggi. Game boy, play station, computer e televisione ad ogni ora: non possiamo far finta che anche questo non influisca sulle modalità di apprendimento delle nuove generazioni.
Noi siamo convinte che la scuola del fare attivo, dell’ apprendimento concreto e “dell’ imparare ad imparare” sia sempre più necessaria e sappiamo, per esperienza diretta, che i tempi sono strettamente legati alla qualità. Creare occasioni di apprendimento significa dare possibilità di maturare idee e strategie che rimarranno nel bagaglio culturale dei bambini. Tutto questo richiede un tempo consistente, in cui tutte le “materie” siano integrate e finalizzate ad obiettivi significativi.
Il decreto Gelmini recita all’art. 4 che “ nell’ambito degli obiettivi di contenimento… è previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono (l’errore di congiuntivo è della ministra!!!) classi affidate ad un solo insegnante funzionanti con orario di 24 ore settimanali”. Nessuno può avere dubbi in proposito: meno tempo significherà tornare ad una scuola di nozionismo e negherà i bisogni delle nuove intelligenze dei bambini. Un solo docente non potrà organizzare laboratori e percorsi di apprendimento individualizzati o portare la classe a una mostra, a un museo o a scuola natura.
Il decreto prosegue dichiarando: “nei regolamenti si tiene conto delle esigenze delle famiglie di una più ampia articolazione del tempo scuola”. E’ prevedibile, pertanto, un ritorno al vecchio doposcuola, magari costituito da progetti scollegati tra loro e non integrati ai programmi delle classi e a pagamento (la scuola dell’obbligo è garantita, infatti, solo per 24 ore settimanali!).
Il nostro modo di vivere il tempo scuola subirà una regressione per noi inaccettabile.
Così come è inaccettabile che l’articolo del decreto si apra con una motivazione puramente economica: “nell’ ambito degli obiettivi di contenimento…”.
Chiediamo che siano altre le spese da contenere, ad esempio riducendo il numero dei nostri deputati e degli stipendi che percepiscono, nonostante le loro numerose assenze.
Speriamo di aver chiarito le ragioni delle nostre preoccupazioni e aspettiamo le vostre osservazioni.
Le maestre e i maestri della “Casa del Sole” di Milano
. Continua a leggere...
sappiamo che molti di voi faticano a comprendere il nostro disaccordo sui cambiamenti previsti dalla Ministra Gelmini. Gli organi di informazione danno notizie contrastanti e i nostri governanti tentano in ogni modo di tranquillizzare le famiglie. Abbiamo deciso perciò di scrivervi per spiegarvi il nostro punto di vista.
.Prima di tutto vi invitiamo a ricordare che ogni cambiamento va valutato in relazione alla realtà in cui è inserito. Oggi le bambine e i bambini sono molto diversi da ciò che eravamo noi da piccoli e anche la relazione tra noi - educatrici, educatori, madri e padri - e loro, è molto cambiata.
Quando eravamo piccoli le trasmissioni televisive iniziavano nel tardo pomeriggio. I cortili e le strade dei quartieri erano piene di bambini che giocavano con cartoni, sassi, legni, biglie. I vicini di casa erano legittimati a richiamarci all’ordine, quando le nostre grida o i nostri giochi diventavano troppo vivaci.
Un richiamo da parte di un estraneo aveva per noi ugual effetto delle sgridate dei nostri genitori.
Le famiglie, i quartieri, le relazioni tra vicini di casa oggi sono diverse, di conseguenza il mondo in cui crescono i nostri bambini è differente. Molti rimpiangono la semplicità del passato. Non possiamo però ritrovare l’atmosfera di un tempo che non c’è più, negando i nuovi bisogni e le nuove abilità dei bimbi di oggi. Game boy, play station, computer e televisione ad ogni ora: non possiamo far finta che anche questo non influisca sulle modalità di apprendimento delle nuove generazioni.
Noi siamo convinte che la scuola del fare attivo, dell’ apprendimento concreto e “dell’ imparare ad imparare” sia sempre più necessaria e sappiamo, per esperienza diretta, che i tempi sono strettamente legati alla qualità. Creare occasioni di apprendimento significa dare possibilità di maturare idee e strategie che rimarranno nel bagaglio culturale dei bambini. Tutto questo richiede un tempo consistente, in cui tutte le “materie” siano integrate e finalizzate ad obiettivi significativi.
Il decreto Gelmini recita all’art. 4 che “ nell’ambito degli obiettivi di contenimento… è previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono (l’errore di congiuntivo è della ministra!!!) classi affidate ad un solo insegnante funzionanti con orario di 24 ore settimanali”. Nessuno può avere dubbi in proposito: meno tempo significherà tornare ad una scuola di nozionismo e negherà i bisogni delle nuove intelligenze dei bambini. Un solo docente non potrà organizzare laboratori e percorsi di apprendimento individualizzati o portare la classe a una mostra, a un museo o a scuola natura.
Il decreto prosegue dichiarando: “nei regolamenti si tiene conto delle esigenze delle famiglie di una più ampia articolazione del tempo scuola”. E’ prevedibile, pertanto, un ritorno al vecchio doposcuola, magari costituito da progetti scollegati tra loro e non integrati ai programmi delle classi e a pagamento (la scuola dell’obbligo è garantita, infatti, solo per 24 ore settimanali!).
Il nostro modo di vivere il tempo scuola subirà una regressione per noi inaccettabile.
Così come è inaccettabile che l’articolo del decreto si apra con una motivazione puramente economica: “nell’ ambito degli obiettivi di contenimento…”.
Chiediamo che siano altre le spese da contenere, ad esempio riducendo il numero dei nostri deputati e degli stipendi che percepiscono, nonostante le loro numerose assenze.
Speriamo di aver chiarito le ragioni delle nostre preoccupazioni e aspettiamo le vostre osservazioni.
Le maestre e i maestri della “Casa del Sole” di Milano
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ARTICOLI
APPELLO
ANDIAMO A CANTARE PER LA SCUOLA PUBBLICA ALLA PRIMA DELLA SCALA?
Il Comitato Genitori-Docenti di Sesto San Giovanni propone per il 7 dicembre, in occasione della prima della Scala a Milano, un grande coro per la scuola pubblica.
LINK A RETE SCUOLE PER SAPERNE DI PIU'
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Il Comitato Genitori-Docenti di Sesto San Giovanni propone per il 7 dicembre, in occasione della prima della Scala a Milano, un grande coro per la scuola pubblica.
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Rete Scuole
mercoledì 26 novembre 2008
MANIFESTAZIONE 29 NOVEMBRE 2008
Per chi viene in manifestazione il 29 novembre .
IL Comitato Scuola Pubblica zona Sud Ovest si da appuntamento per la manifestazione del 29 novembre direttamente in Piazzale Baracca alle ore 14,30 L'uscita dalla metropolitana , fermata conciliazione, è a pochi metri dal Piazzale Baracca , quindi l'appuntamento è :
direttamente al presidio , in via Enrico Toti angolo Piazzale Baracca di fronte al benzinaio I.P.
A SABATO Giorgio Crepaldi
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IL Comitato Scuola Pubblica zona Sud Ovest si da appuntamento per la manifestazione del 29 novembre direttamente in Piazzale Baracca alle ore 14,30 L'uscita dalla metropolitana , fermata conciliazione, è a pochi metri dal Piazzale Baracca , quindi l'appuntamento è :
direttamente al presidio , in via Enrico Toti angolo Piazzale Baracca di fronte al benzinaio I.P.
A SABATO Giorgio Crepaldi
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MANIFESTAZIONE
Si può seguire il Blog del Comitato, sia in forma anonima che pubblicamente.
in questa maniera si potrà sempre essere aggiornati sulle novità inserite nel blog, sulle iniziative e sugli eventi promossi.
Diamo forza al nostro futuro!!!! Continua a leggere...
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NORME DEL BLOG
martedì 25 novembre 2008
RINVIATO IL CONVEGNO SU EVOLA
DA :Buccinasco, il prefetto annulla il convegno su Evola
Martedí 25.11.2008 11:22
Dopo le proteste e l'intervento del prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi stato rinviato il convegno sul pensiero filosofico di Julius Evola, previsto per giovedì 27 novembre prossimo a Buccinasco nel Milanese.
"A seguito delle polemiche insorte nei giorni scorsi - si legge in una nota del Comune di Buccinasco -, delle segnalazioni di possibili disordini e della lettera che il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ha inviato al sindaco di Buccinasco, Loris Cereda, nella quale si fa notare che 'l'eco mediatica delle proteste, alimentata anche dal clima di contestazione contro la riforma scolastica e ai tagli all'università che in questi giorni attraversa il Paese, lascia presumere possibili turbative all'ordine pubblico da parte delle frange radicali provenienti anche da fuori Comune', la Giunta di Buccinasco, invitata a riflettere sui possibili disordini che l'iniziativa potrebbe far insorgere, ha deciso di rimandare il convegno sul pensiero filosofico di Julius Evola già programmato per giovedì 27 novembre".
Il convegno su Evola, filosofo tradizionalista vicino alle posizioni di nazismo e fascismo, era stato contestato dall'Anpi, dai partiti della sinistra e anche dal Pd. "Non ho potuto fare altro - ha dichiarato il sindaco di Buccinasco, Loris Cereda, che prendere buona nota della segnalazione del Prefetto. Tutto sommato chi voleva negare il diritto di esistenza al pensiero di Julius Evola, con questa montatura, gli ha fatto la più grande pubblicità. Comunque non finisce qui. Questa è una questione di democrazia e, la lotta per la democrazia e per la libertà di pensiero, è una battaglia che non vogliamo perdere. Stiamo valutando come riproporre la serata, magari in un contesto televisivo".
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Martedí 25.11.2008 11:22
Dopo le proteste e l'intervento del prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi stato rinviato il convegno sul pensiero filosofico di Julius Evola, previsto per giovedì 27 novembre prossimo a Buccinasco nel Milanese.
"A seguito delle polemiche insorte nei giorni scorsi - si legge in una nota del Comune di Buccinasco -, delle segnalazioni di possibili disordini e della lettera che il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, ha inviato al sindaco di Buccinasco, Loris Cereda, nella quale si fa notare che 'l'eco mediatica delle proteste, alimentata anche dal clima di contestazione contro la riforma scolastica e ai tagli all'università che in questi giorni attraversa il Paese, lascia presumere possibili turbative all'ordine pubblico da parte delle frange radicali provenienti anche da fuori Comune', la Giunta di Buccinasco, invitata a riflettere sui possibili disordini che l'iniziativa potrebbe far insorgere, ha deciso di rimandare il convegno sul pensiero filosofico di Julius Evola già programmato per giovedì 27 novembre".
Il convegno su Evola, filosofo tradizionalista vicino alle posizioni di nazismo e fascismo, era stato contestato dall'Anpi, dai partiti della sinistra e anche dal Pd. "Non ho potuto fare altro - ha dichiarato il sindaco di Buccinasco, Loris Cereda, che prendere buona nota della segnalazione del Prefetto. Tutto sommato chi voleva negare il diritto di esistenza al pensiero di Julius Evola, con questa montatura, gli ha fatto la più grande pubblicità. Comunque non finisce qui. Questa è una questione di democrazia e, la lotta per la democrazia e per la libertà di pensiero, è una battaglia che non vogliamo perdere. Stiamo valutando come riproporre la serata, magari in un contesto televisivo".
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BUCCINASCO
CONSIGLIO COMUNALE: LA SCUOLA DELLA POLITICA NAZIONALE E LA SCUOLA DELLA POLITICA LOCALE.
Nella serata del 24 novembre 2008 si è svolto in Sala Consiliare il Consiglio Comunale della nostra città.
Un Consiglio importante per noi del Coordinamento Scuola, non proprio ciò che ci aspettavamo ( speravamo in un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza)
ma comunque sempre un passo avanti considerato che, tra i punti all’ordine del giorno, era prevista la discussione sulle "Disposizioni urgenti in materia di istruzioni e università".
Vorrei fare delle considerazioni personali rispetto a ciò che è emerso ieri sera.
Sottolineo che le mie sono considerazioni personali e che in nessun modo intendo parlare in rappresentanza di alcuno.
Ieri sera sono emersi, a mio parere, due aspetti, entrambi importanti e significativi.
Da una parte c’è l’aspetto politico dell’intera vicenda che ha visto maggioranza e opposizione schierate su fronti assolutamente inconciliabili.
La maggioranza ha manifestato con chiarezza una totale adesione e condivisione all’operato del Governo. Ha difeso con fermezza e decisione la nuova Riforma della Scuola definendola necessaria e appropriata. Necessaria poiché, nel devastante panorama economico del nostro paese, un risparmio risulta doveroso e necessario in ogni comparto e appropriata poiché tende a risolvere problemi cronici che riguardano alcuni comparti dell’istruzione (in particolare si è citata l’Università).
I Consiglieri di minoranza hanno manifestato il loro assoluto dissenso alla manovra sulla scuola definendola un duro attacco al Sistema Istruzione del nostro paese e denunciando il fatto che in essa, l’unico dato di evidente chiarezza, è rappresentato da un taglio di risorse (pari a circa 8 miliardi di euro ) che porterà inevitabilmente ad uno smantellamento della Scuola Pubblica a favore di quella Privata.
Nulla di nuovo dunque su questo fronte.
Poi c’è l’aspetto , oserei dire più famigliare, del fare, risolvere, governare la realtà locale.
E qui è accaduto l’incredibile.
Infatti, benchè la maggioranza respinga fermamente qualunque critica nei confronti della riforma, tuttavia, sugli effetti che essa comporterà sulla realtà locale, si schiera a difesa del sistema vigente ( in cui, attualmente, il 100% delle famiglie sceglie il modello a 40 ore) e quindi si pone in evidente contrasto con il modello a 24 ore previsto dalla nuova legge 169.
Ma la nostra maggioranza si spinge ancora più in là e per voce dell’assessore Marco Cattaneo annuncia che, qualora dovesse venir messo in discussione il sistema che garantisce la permanenza a scuola per 40 ore, l’Amministrazione Comunale garantisce i fondi necessari affinché l’utenza possa continuare a usufruire del medesimo servizio di cui si avvale oggi prevedendo se necessario di attingere risorse sottraendole ad altri comparti.
Certo, comunque, non sarà la stessa cosa. Più volte è stata sottolineata, da un punto di vista formativo pedagogico e sociale la differenza tra tempo pieno e tempo prolungato. Badate, non è una differenza da poco, ed è su questa differenza che oggi il Coordinamento è chiamato a lavorare e a far sentire il suo coro di protesta. Perché il tempo pieno che prevede la compresenza dei docenti con le attività curricolari spalmate nell’arco della giornata rappresentano il fulcro del successo della nostra Scuola Primaria che, ricordo, è ai primi posti nelle classifiche internazionali per i risultati di apprendimento dei suoi alunni e questo dimostra che il modello didattico funziona. Altra cosa è prolungare la permanenza del bambino a scuola attraverso attività collaterali, quale che sia la loro fonte di finanziamento. E’ pur vero però che gli Enti Locali non possono in alcun modo intervenire sulle scelte pedagogiche e strutturali delle scuole e che quindi in buona sostanza non possono decidere né per quante ore, né in quale parte della giornata si faranno le materie curricolari né tantomeno quanti e quali insegnanti verranno destinati ad ogni classe.
Ammetto che avrei voluto una maggioranza consiliare più coraggiosa e intellettualmente onesta, capace di prendere le distanze da un provvedimento che la stessa amministrazione comprende essere inconciliabile con la realtà sociale del nostro Comune. Perché non è necessario aderire sempre e comunque, bisogna saper essere critici anche quando le proposte arrivano da una “parte amica”.
Sono proprio le Amministrazioni Comunali, che, disponendo di una maggiore sensibilità nei confronti delle propria cittadinanza e avendo un punto di osservazione privilegiato nei confronti della realtà del proprio territorio, sono state in grado, nel nostro paese, di prendere decisioni coraggiose anche in contrasto con le disposizioni dettate centralmente dalla loro stessa parte politica.
Spesso è proprio nelle realtà locali che si ha la possibilità di incontrare un modo di far politica pulito, onesto e realmente al servizio del cittadino. Credo quindi che la nostra Amministrazione Comunale si sia persa un’occasione importante e per questo me ne dispaccio.
Il coordinamento scuola di Buccinasco però è un coordinamento cittadino che nasce con lo scopo di informare la cittadinanza sugli sviluppi che la riforma della scuola apporterà a livello Nazionale e Locale. Un Coordinamento che si prefigge di manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti di questa riforma, partecipando ad iniziative di protesta rivolte a scelte di politica Nazionale. Abbiamo più volte espresso un giudizio politico chiaro e inequivocabile sulle strategie adottate dai nostri Ministri e dal nostro Governo e ci siamo battuti e ancora ci batteremo per difendere la nostra Scuola Pubblica da uno smantellamento inaccettabile. Ma come Coordinamento Cittadino, non possiamo dimenticare il mandato che abbiamo avuto da coloro che ci sostengono e cioè lavorare per garantire alle famiglie di Buccinasco un sistema scuola che il più possibile rispecchi le esigenze dell’utenza, stimolando ogni comparto a contribuire secondo le proprie competenze ( Dirigenti Scolastici, Organi Collegiali, Amministrazione Locale).
Ed allora penso che questo Coordinamento non possa che essere uscito sollevato dal Consiglio Comunale di ieri. E’ stato un primo passo e comunque una garanzia di non venir lasciati soli.
Prima d’ora vi era stato solo il silenzio, oggi abbiamo la promessa del Sindaco, Loris Cereda che ringrazio, di una sua partecipazione ad un’assemblea cittadina sulla scuola.
Dovremmo prenderne atto e portarci a casa questo piccolo successo. Domani poi si vedrà.
Barbara Massa
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Un Consiglio importante per noi del Coordinamento Scuola, non proprio ciò che ci aspettavamo ( speravamo in un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza)
ma comunque sempre un passo avanti considerato che, tra i punti all’ordine del giorno, era prevista la discussione sulle "Disposizioni urgenti in materia di istruzioni e università".
Vorrei fare delle considerazioni personali rispetto a ciò che è emerso ieri sera.
Sottolineo che le mie sono considerazioni personali e che in nessun modo intendo parlare in rappresentanza di alcuno.
Ieri sera sono emersi, a mio parere, due aspetti, entrambi importanti e significativi.
Da una parte c’è l’aspetto politico dell’intera vicenda che ha visto maggioranza e opposizione schierate su fronti assolutamente inconciliabili.
La maggioranza ha manifestato con chiarezza una totale adesione e condivisione all’operato del Governo. Ha difeso con fermezza e decisione la nuova Riforma della Scuola definendola necessaria e appropriata. Necessaria poiché, nel devastante panorama economico del nostro paese, un risparmio risulta doveroso e necessario in ogni comparto e appropriata poiché tende a risolvere problemi cronici che riguardano alcuni comparti dell’istruzione (in particolare si è citata l’Università).
I Consiglieri di minoranza hanno manifestato il loro assoluto dissenso alla manovra sulla scuola definendola un duro attacco al Sistema Istruzione del nostro paese e denunciando il fatto che in essa, l’unico dato di evidente chiarezza, è rappresentato da un taglio di risorse (pari a circa 8 miliardi di euro ) che porterà inevitabilmente ad uno smantellamento della Scuola Pubblica a favore di quella Privata.
Nulla di nuovo dunque su questo fronte.
Poi c’è l’aspetto , oserei dire più famigliare, del fare, risolvere, governare la realtà locale.
E qui è accaduto l’incredibile.
Infatti, benchè la maggioranza respinga fermamente qualunque critica nei confronti della riforma, tuttavia, sugli effetti che essa comporterà sulla realtà locale, si schiera a difesa del sistema vigente ( in cui, attualmente, il 100% delle famiglie sceglie il modello a 40 ore) e quindi si pone in evidente contrasto con il modello a 24 ore previsto dalla nuova legge 169.
Ma la nostra maggioranza si spinge ancora più in là e per voce dell’assessore Marco Cattaneo annuncia che, qualora dovesse venir messo in discussione il sistema che garantisce la permanenza a scuola per 40 ore, l’Amministrazione Comunale garantisce i fondi necessari affinché l’utenza possa continuare a usufruire del medesimo servizio di cui si avvale oggi prevedendo se necessario di attingere risorse sottraendole ad altri comparti.
Certo, comunque, non sarà la stessa cosa. Più volte è stata sottolineata, da un punto di vista formativo pedagogico e sociale la differenza tra tempo pieno e tempo prolungato. Badate, non è una differenza da poco, ed è su questa differenza che oggi il Coordinamento è chiamato a lavorare e a far sentire il suo coro di protesta. Perché il tempo pieno che prevede la compresenza dei docenti con le attività curricolari spalmate nell’arco della giornata rappresentano il fulcro del successo della nostra Scuola Primaria che, ricordo, è ai primi posti nelle classifiche internazionali per i risultati di apprendimento dei suoi alunni e questo dimostra che il modello didattico funziona. Altra cosa è prolungare la permanenza del bambino a scuola attraverso attività collaterali, quale che sia la loro fonte di finanziamento. E’ pur vero però che gli Enti Locali non possono in alcun modo intervenire sulle scelte pedagogiche e strutturali delle scuole e che quindi in buona sostanza non possono decidere né per quante ore, né in quale parte della giornata si faranno le materie curricolari né tantomeno quanti e quali insegnanti verranno destinati ad ogni classe.
Ammetto che avrei voluto una maggioranza consiliare più coraggiosa e intellettualmente onesta, capace di prendere le distanze da un provvedimento che la stessa amministrazione comprende essere inconciliabile con la realtà sociale del nostro Comune. Perché non è necessario aderire sempre e comunque, bisogna saper essere critici anche quando le proposte arrivano da una “parte amica”.
Sono proprio le Amministrazioni Comunali, che, disponendo di una maggiore sensibilità nei confronti delle propria cittadinanza e avendo un punto di osservazione privilegiato nei confronti della realtà del proprio territorio, sono state in grado, nel nostro paese, di prendere decisioni coraggiose anche in contrasto con le disposizioni dettate centralmente dalla loro stessa parte politica.
Spesso è proprio nelle realtà locali che si ha la possibilità di incontrare un modo di far politica pulito, onesto e realmente al servizio del cittadino. Credo quindi che la nostra Amministrazione Comunale si sia persa un’occasione importante e per questo me ne dispaccio.
Il coordinamento scuola di Buccinasco però è un coordinamento cittadino che nasce con lo scopo di informare la cittadinanza sugli sviluppi che la riforma della scuola apporterà a livello Nazionale e Locale. Un Coordinamento che si prefigge di manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti di questa riforma, partecipando ad iniziative di protesta rivolte a scelte di politica Nazionale. Abbiamo più volte espresso un giudizio politico chiaro e inequivocabile sulle strategie adottate dai nostri Ministri e dal nostro Governo e ci siamo battuti e ancora ci batteremo per difendere la nostra Scuola Pubblica da uno smantellamento inaccettabile. Ma come Coordinamento Cittadino, non possiamo dimenticare il mandato che abbiamo avuto da coloro che ci sostengono e cioè lavorare per garantire alle famiglie di Buccinasco un sistema scuola che il più possibile rispecchi le esigenze dell’utenza, stimolando ogni comparto a contribuire secondo le proprie competenze ( Dirigenti Scolastici, Organi Collegiali, Amministrazione Locale).
Ed allora penso che questo Coordinamento non possa che essere uscito sollevato dal Consiglio Comunale di ieri. E’ stato un primo passo e comunque una garanzia di non venir lasciati soli.
Prima d’ora vi era stato solo il silenzio, oggi abbiamo la promessa del Sindaco, Loris Cereda che ringrazio, di una sua partecipazione ad un’assemblea cittadina sulla scuola.
Dovremmo prenderne atto e portarci a casa questo piccolo successo. Domani poi si vedrà.
Barbara Massa
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BUCCINASCO
Milano/ Buccinasco celebra Julius Evola, ideologo del fascismo
Articolo tratto da "MilanoItalia" del Giovedí 20.11.2008 16:55
"In questo mese di novembre ricorre il 70esimo anniversario di una delle pagine più buie e vergognose della nostra storia, cioè la promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista, avvenuta il 17 novembre del 1938. "
Vista l'aria che tira, non ci aspettavamo certo un fiorire di iniziative istituzionali di riflessione, ma l'indecente trovata del sindaco di Buccinasco, comune di poco più di 25mila abitanti nell'hinterland milanese, ci lascia francamente di stucco. Il Sindaco Loris Cereda, di centrodestra, ha evidentemente deciso di commemorare la scadenza, promuovendo a nome e a spese del Comune un convegno dedicato a Julius Evola e sfrattando en passant un incontro pubblico dell'ANPI, programmato da tempo e dedicato al 'neofascismo e le nuove frontiere del pensiero razzista. Lo dichiara Luciano Muhlbauer consigliere regionale del Prc. "Il convegno organizzato dal Comune di Buccinasco si intitola significativamente 'l'attualità del pensiero di Julius Evola', prevede la partecipazione del Presidente della 'Fondazione Julius Evola', Gianfranco de Turris, e si dovrebbe tenere il 27 novembre sera presso la Cascina Robbiolo, cioè nello stesso luogo e nella stessa ora dove l'ANPI aveva programmato la sua iniziativa. Alle prime critiche e proteste da parte dell'ANPI, il Sindaco ha replicato sul blog del Comune che tutto va bene, poiché si tratterebbe di una 'serata di filosofia'. Peraltro, la stessa scheda biografica di Evola, predisposta dal Comune e reperibile sullo stesso blog, brilla per la medesima reticenza e omissione, visto che il principale teorico del neofascismo e razzismo italiano, viene presentato come un simpatico filosofo, estraneo alle cose concrete del mondo e della politica. L'ANPI di Buccinasco e diverse forze politiche e sociali locali - prosegue Muhlbauer - hanno già convocato un presidio davanti al municipio alle ore 18 del 26 novembre, per chiedere l'annullamento dell'evento vergogna. Il gruppo consiliare regionale di Rifondazione Comunista sarà con loro. Tuttavia, il nostro auspicio è che non si debba arrivare fino al punto di dover scendere in piazza per cercare di impedire che in provincia di Milano si realizzi l'oscenità di un Comune che nel 70esimo anniversario delle leggi razziali organizza e finanzia, con i soldi dei contribuenti, un convegno in onore del principale teorico italiano del totalitarismo e del razzismo. Cioè, il Sindaco Loris Cereda annulli immediatamente il convegno revisionista e risparmi a Buccinasco questa vergogna. Altrimenti, ognuno si assuma le proprie responsabilità".
LA RISPOSTA DE SINDACO:
"Credo che i tempi siano maturi per poter discutere apertamente del pensiero
filosofico di chiunque". Così Loris Cereda, Sindaco di Buccinasco in merito alle dichiarazioni del consigliere regionale del Prc Muhlbauer sul convegno su Evola. "Così come esiste il Celine di 'Viaggio al termine della notte' e il Celine di 'Bagatelle per un massacro', allo stesso modo esiste un campo vastissimo della riflessione e del pensiero evoliano. Il fatto che anche stavolta si cerchi ogni pretesto per mettere in discussione la libertà di pensiero la dice lunga sul reale livello di democrazia che la sinistra sa esprimere: tutti possono dire quello che vogliono a patto che dicano quello che vogliono loro. Inoltre, giusto per completezza di informazione, ci tengo a sottolineare che la sala dove si svolgerà il dibattito è stata da noi prenotata prima che giungesse la richiesta per la stessa location da parte dell'ANPI. Chi sta trasformando una serata filosofica in un momento di lotta politica se ne prenda la responsabilità. Le stesse persone che hanno impedito di parlare al papa alla Sapienza vogliono ora impedire che a Buccinasco si parli di un filosofo che vorrebbero cancellare dalla storia del pensiero italiano. E' poi singolare che un Consigliere di un partito che si richiama al comunismo si senta in diritto di dare patenti di democrazia agli altri. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità: il fatto che una serata filosofica debba tenersi sotto il controllo delle forze dell'ordine, sarebbe una grave sconfitta per tutti! "
SI RICORDA IL PRESIDIO PREVISTO PER IL 26 NOVEMBRE 2008 ALLE ORE 18,00 AVANTI IL MUNICIPIODI VIA ROMA A BUCCINASCO. Vi ricordiamo inoltre l’ultima lezione sul fascismo dal titolo “IL NEOFASCISMO E LE NUOVE FRONTIERE DEL PENSIERO RAZZISTA DAGLI ANNI OTTANTA A OGGI” che si terrà sempre mercoledì 26 novembre alle ore 21,00 in Cascina Robbiolo, via Aldo Moro, 7 Buccinasco.
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"In questo mese di novembre ricorre il 70esimo anniversario di una delle pagine più buie e vergognose della nostra storia, cioè la promulgazione delle leggi razziali da parte del regime fascista, avvenuta il 17 novembre del 1938. "
Vista l'aria che tira, non ci aspettavamo certo un fiorire di iniziative istituzionali di riflessione, ma l'indecente trovata del sindaco di Buccinasco, comune di poco più di 25mila abitanti nell'hinterland milanese, ci lascia francamente di stucco. Il Sindaco Loris Cereda, di centrodestra, ha evidentemente deciso di commemorare la scadenza, promuovendo a nome e a spese del Comune un convegno dedicato a Julius Evola e sfrattando en passant un incontro pubblico dell'ANPI, programmato da tempo e dedicato al 'neofascismo e le nuove frontiere del pensiero razzista. Lo dichiara Luciano Muhlbauer consigliere regionale del Prc. "Il convegno organizzato dal Comune di Buccinasco si intitola significativamente 'l'attualità del pensiero di Julius Evola', prevede la partecipazione del Presidente della 'Fondazione Julius Evola', Gianfranco de Turris, e si dovrebbe tenere il 27 novembre sera presso la Cascina Robbiolo, cioè nello stesso luogo e nella stessa ora dove l'ANPI aveva programmato la sua iniziativa. Alle prime critiche e proteste da parte dell'ANPI, il Sindaco ha replicato sul blog del Comune che tutto va bene, poiché si tratterebbe di una 'serata di filosofia'. Peraltro, la stessa scheda biografica di Evola, predisposta dal Comune e reperibile sullo stesso blog, brilla per la medesima reticenza e omissione, visto che il principale teorico del neofascismo e razzismo italiano, viene presentato come un simpatico filosofo, estraneo alle cose concrete del mondo e della politica. L'ANPI di Buccinasco e diverse forze politiche e sociali locali - prosegue Muhlbauer - hanno già convocato un presidio davanti al municipio alle ore 18 del 26 novembre, per chiedere l'annullamento dell'evento vergogna. Il gruppo consiliare regionale di Rifondazione Comunista sarà con loro. Tuttavia, il nostro auspicio è che non si debba arrivare fino al punto di dover scendere in piazza per cercare di impedire che in provincia di Milano si realizzi l'oscenità di un Comune che nel 70esimo anniversario delle leggi razziali organizza e finanzia, con i soldi dei contribuenti, un convegno in onore del principale teorico italiano del totalitarismo e del razzismo. Cioè, il Sindaco Loris Cereda annulli immediatamente il convegno revisionista e risparmi a Buccinasco questa vergogna. Altrimenti, ognuno si assuma le proprie responsabilità".
LA RISPOSTA DE SINDACO:
"Credo che i tempi siano maturi per poter discutere apertamente del pensiero
filosofico di chiunque". Così Loris Cereda, Sindaco di Buccinasco in merito alle dichiarazioni del consigliere regionale del Prc Muhlbauer sul convegno su Evola. "Così come esiste il Celine di 'Viaggio al termine della notte' e il Celine di 'Bagatelle per un massacro', allo stesso modo esiste un campo vastissimo della riflessione e del pensiero evoliano. Il fatto che anche stavolta si cerchi ogni pretesto per mettere in discussione la libertà di pensiero la dice lunga sul reale livello di democrazia che la sinistra sa esprimere: tutti possono dire quello che vogliono a patto che dicano quello che vogliono loro. Inoltre, giusto per completezza di informazione, ci tengo a sottolineare che la sala dove si svolgerà il dibattito è stata da noi prenotata prima che giungesse la richiesta per la stessa location da parte dell'ANPI. Chi sta trasformando una serata filosofica in un momento di lotta politica se ne prenda la responsabilità. Le stesse persone che hanno impedito di parlare al papa alla Sapienza vogliono ora impedire che a Buccinasco si parli di un filosofo che vorrebbero cancellare dalla storia del pensiero italiano. E' poi singolare che un Consigliere di un partito che si richiama al comunismo si senta in diritto di dare patenti di democrazia agli altri. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità: il fatto che una serata filosofica debba tenersi sotto il controllo delle forze dell'ordine, sarebbe una grave sconfitta per tutti! "
SI RICORDA IL PRESIDIO PREVISTO PER IL 26 NOVEMBRE 2008 ALLE ORE 18,00 AVANTI IL MUNICIPIODI VIA ROMA A BUCCINASCO. Vi ricordiamo inoltre l’ultima lezione sul fascismo dal titolo “IL NEOFASCISMO E LE NUOVE FRONTIERE DEL PENSIERO RAZZISTA DAGLI ANNI OTTANTA A OGGI” che si terrà sempre mercoledì 26 novembre alle ore 21,00 in Cascina Robbiolo, via Aldo Moro, 7 Buccinasco.
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BUCCINASCO
lunedì 24 novembre 2008
MANIFESTO PER IL 29 NOVEMBRE 2008
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MANIFESTAZIONE
LEGGE 169
Eccovi il testo della legge 169, conversione in legge del DL 137 del 1 settembre 2008
http://www.camera.it/parlam/leggi/08169l.htm Continua a leggere...
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Leggi e Normative
domenica 23 novembre 2008
MORTE BIANCA……..A SCUOLA
Si chiamava Vito Scafidi e aveva 18 anni lo studente della quarta G del liceo scientifico Darwin di Rivoli morto nel crollo di un controsoffitto.
Dopo i proclami del governo sulla necessità di riformare la scuola preoccupandosi di voti in condotta grembiulini e taglio dei docenti si palesa la drammatica realtà delle nostre scuole italiane.
Dati ANSA:
Circa 10.000 edifici scolastici italiani (il 24% del totale) necessitano di interventi di manutenzione urgenti. Il 42% degli edifici è privo del certificato di agibilità statica. In Piemonte - dove oggi è crollato il soffitto di una scuola di Rivoli (Torino) - ben il 62% non ha l'agibilità statica. I dati emergono dal rapporto Ecosistema scuola 2008 di Legambiente, che ha indagato sulla qualità dei 42.000 edifici scolastici presenti su tutto il territorio nazionale, in cui vivono ben 9 milioni di cittadini. Alto, segnala Legambiente, è il numero di scuole (il 52,82%) costruite prima del 1974, anno in cui entrò in vigore la legge che prevedeva prescrizioni per le costruzioni in zone sismiche. Ed il 75% si trova in zona ad alto rischio sismico. Mentre il 48% è privo di certificato prevenzione incendi. Meno della metà degli edifici scolastici ha goduto di interventi di cura negli ultimi cinque anni. Ecco, regione per regione, la quota di edifici che possiedono il certificato di agibilità scolastica.
Dopo i proclami del governo sulla necessità di riformare la scuola preoccupandosi di voti in condotta grembiulini e taglio dei docenti si palesa la drammatica realtà delle nostre scuole italiane.
Dati ANSA:
Circa 10.000 edifici scolastici italiani (il 24% del totale) necessitano di interventi di manutenzione urgenti. Il 42% degli edifici è privo del certificato di agibilità statica. In Piemonte - dove oggi è crollato il soffitto di una scuola di Rivoli (Torino) - ben il 62% non ha l'agibilità statica. I dati emergono dal rapporto Ecosistema scuola 2008 di Legambiente, che ha indagato sulla qualità dei 42.000 edifici scolastici presenti su tutto il territorio nazionale, in cui vivono ben 9 milioni di cittadini. Alto, segnala Legambiente, è il numero di scuole (il 52,82%) costruite prima del 1974, anno in cui entrò in vigore la legge che prevedeva prescrizioni per le costruzioni in zone sismiche. Ed il 75% si trova in zona ad alto rischio sismico. Mentre il 48% è privo di certificato prevenzione incendi. Meno della metà degli edifici scolastici ha goduto di interventi di cura negli ultimi cinque anni. Ecco, regione per regione, la quota di edifici che possiedono il certificato di agibilità scolastica.
REGIONI EDIFICI CON CERTIFICATO DI AGIBILITA' STATICA
Abruzzo 8,51%
Basilicata 100%
Calabria 35,34%
Campania 100%
Emilia Romagna 87,97%
Friuli Venezia Giulia 67,95%
Lazio 47,98%Liguria 74,03%
Lombardia 31,38%
Marche 41,86%
Molise 100%
Piemonte 38,38%
Puglia 12,73%
Sardegna 100%
Sicilia 25,32%
Toscana 90,15%
Trentino Alto Adige 98,31%
Umbria 70,45%
Valle d'Aosta 100%
Veneto 65,09%
Lunedì in tutte le scuole gli aderenti alla Rete degli Studenti resteranno fuori per la durata della prima ora, "per Vito e per tutti gli studenti e le studentesse che ogni giorno vanno a scuola rischiando la vita".
Barbara Massa.
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Lunedì in tutte le scuole gli aderenti alla Rete degli Studenti resteranno fuori per la durata della prima ora, "per Vito e per tutti gli studenti e le studentesse che ogni giorno vanno a scuola rischiando la vita".
Barbara Massa.
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ARTICOLI DEL COORDINAMENTO
venerdì 21 novembre 2008
CONSIGLIO COMUNALE DEL 24/11/2008
LUNEDì 24 NOVEMBRE ALLE ORE 18,30
E' CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE DI BUCCINASCO
( sala consiliare in via Vittorio Emanuele )
All'ottavo punto dell’ ordine del giorno vi è la discussione sullle " Disposizioni urgenti in materia di istruzioni e università ".
In merito a questo argomento i Consiglieri della minoranza avevano richiesto un Consiglio Comunale urgente aperto alla cittadinanza, ai Dirigenti Scolastici e ai rappresentanti delle scuole in modo che venisse data loro la possibilità di esprimersi.
QUESTO CONSIGLIO STRAORDINARIO E' STATO NEGATO!
Molte Amministrazioni Comunali limitrofe hanno già da tempo intuito il loro inevitabile coinvolgimento nell'attuazione di questa legge e stanno discutendo e prendendo posizione per garantire la continuità della qualità di offerta formativa e di servizi nei loro istituti scolastici.
Noi pensiamo che i temi della Scuola e della QUESTIONE EDUCATIVA debbano essere posti al centro dell'attenzione politica e amministrativa del nostro Comune.
Invitiamo tutti quei cittadini che si chiedono con insistenza se la loro Amministrazione sarà in grado di sopperire ai tagli di servizi che apporterà la nuova riforma a partecipare al Consiglio Comunale di lunedì 24 novembre per ascoltare in quale modo e con quali strategie chi ci amministra intende difendere il diritto allo studio dei nostri figli!
Presentiamoci numerosi in sala consiliare per dimostrare quanto questo problema ci stia a cuore!
Coordinamento Scuola Pubblica Buccinasco
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VOLANTINI COORDINAMENTO
VERBALE DEL 18NOV 2008
COORDINAMENTO SCUOLA PUBBLICA BUCCINASCO
I genitori, gli insegnanti e i cittadini di Buccinasco che in questi mesi hanno sentito l’esigenza di occuparsi di scuola a seguito dei Decreti legge proposti dal ministro Gelmini, si riconoscono nella sigla “Coordinamento Scuola Pubblica Buccinasco” (Co.S.Pu.Bu).
Il Coordinamento Scuola Pubblica Buccinasco si incontra ogni Martedì dalle 18,00 alle 19,00 presso la sala Consiliare di Buccinasco.
Verbale dell’incontro del 18 Novembre 2008
Presenti:
Grazia Albanesi – Insegnante Materna Petrarca
Elena Amato – Genitore (Materna Petrarca – Rappresentante di Classe)
Giorgio Crepaldi – Pensionato
Giuseppe Francomano – Genitore ( Scuola Media Laura Conti)
Franco Gatti – Genitore – 2° Circolo, Presidente Consiglio di Istituto Laura Conti
Massa Barbara - Genitore (Mascherpa, Materna Petrarca, Laura Conti)
Memo Maria Teresa - ex Insegnante
Minniti Ausonia – Insegnante – Robbiolo
Sturdà Paola – Genitore (Mascherpa)
Assenti giustificati:
Carlo Benedetti – Genitore (Scuola media Via Emilia)
Antonietta Contarino – Insegnante
Silvana Di Cristo – Presidente di Circolo
Mandrisi Antonio - Genitore
Morano Guido – ex Insegnante Feltrinelli
Tione Susanna - Insegnante di Sostegno 1° Circolo
Paratore Tania - Insegnante Robarello
Durante la riunione di Martedì 18 novembre abbiamo affrontato questi argomenti:
1. Approvazione di una lettera “tipo” per la richiesta di assemblee di genitori in ogni plesso scolastico. La possibilità di confrontarsi con piccoli gruppi permetterà di comprendere meglio le perplessità dei genitori e di rispondere alle loro domande.
2. Stimolare riunioni nelle scuole, in particolare nelle materne affinché sia spiegata la decisione del Consiglio dei Docenti del 1° Circolo relativamente alle Gite Scolastiche ed alla sospensione delle feste nel periodo natalizio. A riguardo si precisa che le decisioni assunte dal Collegio dei Docenti sono indipendenti da Coordinamento scuola Pubblica di Buccinasco, quest’ultimo non fa altro che prenderne atto, in quanto il Collegio Docenti è cosa ben distinta dal comitato.
3. Si è deciso di ratificare il suggerimento nato durante la riunione del Comitato di zona del 12 Novembre, con la esposizione di striscioni davanti alle scuole con la scritta “ io difendo la scuola pubblica “. Si invitano tutti i cittadini ad esporre dai balconi o finestre bandiere o drappi gialli con la medesima scritta.
4. Si è deciso di preparare un volantino che spieghi il tempo pieno e una lettera da inviare ai sindacati.
5. Approvazione lettera da inviare al Sindaco affinché si faccia interprete del dissenso di parte della cittadinanza nei confronti dei decreti legge 133 e 137, anche considerando il rifiuto di convocare un Consiglio Comunale straordinario, richiesto dai Consiglieri di minoranza per permettere l’espressione delle istituzioni locali.
6. Si è inoltre deciso di invitare i cittadini di partecipare al Consiglio Comunale il 24 novembre ore 18,30 dove verrà presentato un Ordine del Giorno che riguarda la scuola .
7. Si è deciso di condividere il dissenso in merito al convegno su Julius Evola organizzato dall’Amministrazione Comunale
8. Costituzione di una commissione di studio sulla riforma formata da rappresentati di genitori ed insegnanti, con lo scopo di interloquire con i Dirigenti in merito all’applicazione della legge Gelmini anche a fronte delle prossime iscrizioni di Gennaio (Referente Barbara Massa)
9. Il coordinamento si doterà di un blog per la pubblicazione di documenti e per facilitare il dibattito (referente Elena Amato)
Il coordinamento è ben lieto di accettare suggerimenti e proposte per altre iniziative a Buccinasco
L’indirizzo di posta elettronica è coordscuolabucci@libero.it
Coordinamento Scuola Pubblica Buccinasco
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I genitori, gli insegnanti e i cittadini di Buccinasco che in questi mesi hanno sentito l’esigenza di occuparsi di scuola a seguito dei Decreti legge proposti dal ministro Gelmini, si riconoscono nella sigla “Coordinamento Scuola Pubblica Buccinasco” (Co.S.Pu.Bu).
Il Coordinamento Scuola Pubblica Buccinasco si incontra ogni Martedì dalle 18,00 alle 19,00 presso la sala Consiliare di Buccinasco.
Verbale dell’incontro del 18 Novembre 2008
Presenti:
Grazia Albanesi – Insegnante Materna Petrarca
Elena Amato – Genitore (Materna Petrarca – Rappresentante di Classe)
Giorgio Crepaldi – Pensionato
Giuseppe Francomano – Genitore ( Scuola Media Laura Conti)
Franco Gatti – Genitore – 2° Circolo, Presidente Consiglio di Istituto Laura Conti
Massa Barbara - Genitore (Mascherpa, Materna Petrarca, Laura Conti)
Memo Maria Teresa - ex Insegnante
Minniti Ausonia – Insegnante – Robbiolo
Sturdà Paola – Genitore (Mascherpa)
Assenti giustificati:
Carlo Benedetti – Genitore (Scuola media Via Emilia)
Antonietta Contarino – Insegnante
Silvana Di Cristo – Presidente di Circolo
Mandrisi Antonio - Genitore
Morano Guido – ex Insegnante Feltrinelli
Tione Susanna - Insegnante di Sostegno 1° Circolo
Paratore Tania - Insegnante Robarello
Durante la riunione di Martedì 18 novembre abbiamo affrontato questi argomenti:
1. Approvazione di una lettera “tipo” per la richiesta di assemblee di genitori in ogni plesso scolastico. La possibilità di confrontarsi con piccoli gruppi permetterà di comprendere meglio le perplessità dei genitori e di rispondere alle loro domande.
2. Stimolare riunioni nelle scuole, in particolare nelle materne affinché sia spiegata la decisione del Consiglio dei Docenti del 1° Circolo relativamente alle Gite Scolastiche ed alla sospensione delle feste nel periodo natalizio. A riguardo si precisa che le decisioni assunte dal Collegio dei Docenti sono indipendenti da Coordinamento scuola Pubblica di Buccinasco, quest’ultimo non fa altro che prenderne atto, in quanto il Collegio Docenti è cosa ben distinta dal comitato.
3. Si è deciso di ratificare il suggerimento nato durante la riunione del Comitato di zona del 12 Novembre, con la esposizione di striscioni davanti alle scuole con la scritta “ io difendo la scuola pubblica “. Si invitano tutti i cittadini ad esporre dai balconi o finestre bandiere o drappi gialli con la medesima scritta.
4. Si è deciso di preparare un volantino che spieghi il tempo pieno e una lettera da inviare ai sindacati.
5. Approvazione lettera da inviare al Sindaco affinché si faccia interprete del dissenso di parte della cittadinanza nei confronti dei decreti legge 133 e 137, anche considerando il rifiuto di convocare un Consiglio Comunale straordinario, richiesto dai Consiglieri di minoranza per permettere l’espressione delle istituzioni locali.
6. Si è inoltre deciso di invitare i cittadini di partecipare al Consiglio Comunale il 24 novembre ore 18,30 dove verrà presentato un Ordine del Giorno che riguarda la scuola .
7. Si è deciso di condividere il dissenso in merito al convegno su Julius Evola organizzato dall’Amministrazione Comunale
8. Costituzione di una commissione di studio sulla riforma formata da rappresentati di genitori ed insegnanti, con lo scopo di interloquire con i Dirigenti in merito all’applicazione della legge Gelmini anche a fronte delle prossime iscrizioni di Gennaio (Referente Barbara Massa)
9. Il coordinamento si doterà di un blog per la pubblicazione di documenti e per facilitare il dibattito (referente Elena Amato)
Il coordinamento è ben lieto di accettare suggerimenti e proposte per altre iniziative a Buccinasco
L’indirizzo di posta elettronica è coordscuolabucci@libero.it
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VERBALI INCONTRI COORDINAMENTO
giovedì 20 novembre 2008
OGGI 20 NOVEMBRE 2008.
Il 20 novembre ricorre l’anniversario della Convenzione Sui Diritti Dell'Infanzia,
Volevo scrivere qualche cosa su questo giorno.
Mi sono impegnata ed ho scritto un lungo articolo sul nuovo Decreto sulle “classi ponte”( poi chiamate “di inserimento”) promosso dal Parlamentare leghista Cota. Mi sembrava un buon modo per parlare dei tanti diritti violati dei bambini.
Poi ho riletto tutto, più volte. Tutte cose “sacrosante” e mi sono vergognata. Vergognata per quanto anche io, senza volerlo lo giuro, proteggo la mia coscienza da una verità che mi dovrebbe tenere sveglia ogni notte. Lo faccio, spostando il problema su cose che posso combattere ma che infondo ancora riesco a digerire. Lo faccio cancellando dai miei pensieri l’intollerabile, l’inimmaginabile.
Come quando vedo un bambino morire di fame in televisione e per non cambiare canale debbo violentarmi l’anima, perché l’istinto è non vedere, non sapere, non pensare.
Mi sono vergognata e sono andata a cercare tutto quello che non vorrei sapere per leggere con voi 2 sole storie, tra le tante, che fanno orrore.
Perché prima di qualunque altra cosa credo che ci si debba riappropriare della capacità di piangere.
“Vengo da un Paese che ha 150 milioni di abitanti e dove, pochi giorni fa, una madre nella periferia di Recife, che è una delle grandi città del Nordest del Brasile, città piuttosto ricca, una madre, dunque, ha mangiato carne umana. Lei che lavora tra i rifiuti, là ha trovato un pezzo di carne e l'ha portato a casa e l'ha fritto. Alcuni vicini hanno notato che usciva da quella carne un grasso strano e le hanno detto: 'Ma questa è carne umana!'. Lei ha risposto: 'Ma io ho tanta fame! e mio figlio... anche se è carne umana la mangio lo stesso'. Era la carne di un seno che era stato buttato nei rifiuti dell'Ospedale di Recife. E' questo seno che quella donna e suo figlio hanno mangiato pochi giorni fa.Vengo da un paese dove gli esclusi già mangiano carne umana e dove poco fa un bambino del Nordest del Brasile che moriva di fame chiese a sua madre: 'Mamma, ma in cielo c'è il pane?'. Già, siccome non c'è pane qui sulla terra, il bambino sognava che almeno in cielo si potesse mangiare il pane.Io domando: il sistema attuale neoliberista, con i suoi criteri di gestire l'economia, offre davvero possibilità di vita per tutti gli esseri umani? Si dice che il Brasile produca a sufficienza per nutrire 150 milioni di abitanti; invece sappiamo anche troppo bene che l'economia brasiliana è pianificata solo per 60 milioni di persone. [Gli altri 90 milioni sono esclusi. Escluso è più che povero. Il povero conserva la prospettiva di uscire da uno stato di mancanza di beni, di cultura]. Gli esclusi invece non contano. Gli esclusi non sono cittadini. Gli esclusi non hanno diritti. Gli esclusi, se scompaiono, nessuno se ne accorge" (J. Lancellotti, Il caso Brasile. Gli esclusi, in Fondazione Internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli, Violazione dei diritti dei bambini.)
GERARD LUTTE, docente di psicologia all'università La Sapienza di Roma, ha raccolto testimonianze di vite di strada. Così una giovane di Città del Guatemala ha raccontato la propria esperienza:"Difficile la vita di strada, è difficile... Mio padre non lavorava, mia madre vende verdure e un po' di frutta, ma non ha molto denaro, a volte neanche per le tortillas... Ho un mucchio di fratellini e sorelline... Ho studiato fino alla quarta elementare... da piccola andavo a lavorare, incollavo calcomanie di propaganda di un partito sulle macchine, a volte mi maltrattavano, ricevevo 10 quetzales al giorno... Io sono uscita di casa a 15 anni perché avevo molti problemi, mio fratello maggiore mi prendeva a botte... e mio papà e mia mamma lo lasciavano fare... Conoscevo dei ragazzi che stavano [nella strada], per curiosità chiesi a loro della colla [da inalare] per provare. La prima volta che l'ho presa mi sentivo soffocare, poi quando mi sono abituata ho continuato a farlo perché con una bottiglia di colla a buon mercato mi passava la fame, la sete, dimenticavo i miei problemi...Per mangiare bisogna rubare, anche ai propri compagni, o prostituirsi... Così è la vita nella strada... C'è prostituzione da tutte le parti... Gi uomini trattano male le ragazze, le più piccole, le bambine che sono molto piccole, le pagano meglio che le grandi, quelle di 12, 13 anni, però fanno con loro ciò che vogliono e dove vogliono perché le pagano...Per rubare, prima si sorveglia per vedere se viene qualcuno, poi apri la macchina, poi ti metti a togliere tutto, la radio, lo specchio, il registratore... le borse e poi si va a vendere tutto al Mercato delle pulci e poi si dividono i soldi tra tutti... Però a volte non si presenta l'occasione e ti tieni la fame...Io ho fatto parte di un gruppo di 40 ragazzi... Quando viene una nuova ragazza, la prima cosa che devono fare è violentarla... poi non le fanno più nulla, la lasciano in pace... E' un'esperienza molto dura, io quando mi ricordo... mi metto a piangere... Fu l'esperienza più dura che ho subito nella strada, non si può mai dimenticare uno stupro... La vita delle ragazze di strada è più dura; se un poliziotto acchiappa un uomo gli prendono i soldi ma non lo portano in una pensione con la forza... A volte i poliziotti ci acchiappano e ci dicevano di andare a dormire con loro se no ci avrebbero portato al carcere... Non ho voluto e sono stata imprigionata... Sono andata tre volte in carcere... è orribile.Ho avuto il primo ragazzo a 12 anni, però ero molto timorosa, gli dicevo: 'Dammi solo la mano', avevo paura che mi baciasse... Ora sono sola, vivo soltanto con mio figlio, non ho nessuno... Qualche volta ho voglia, quando sono disperata, di inalare colla, ma penso a mio figlio, che quando sarà cresciuto non gli piacerà che io sia così, penso che devo educarlo, che ho responsabilità... Voglio molto bene al mio bimbo, voglio apprendere un mestiere, poi lavorare per potergli dare tutto ciò che io non ho ricevuto... La povertà dovrebbe finire, non è giusto..."
Alzare la voce per i sogni dei bambini è un dovere di tutti. Senza i loro sogni il nostro mondo scivolerà verso nuovi incubi. I loro sogni sono l'orizzonte verso cui camminiamo. I sogni dei bambini ci indicano la strada da percorrere. Ogni sogno infranto rende più incerta la direzione, più faticoso il nostro cammino.
In un canto popolare brasiliano si afferma: “Se un uomo sogna da solo è solo un sogno. Se si sogna insieme è la realtà che comincia”
Buona notte.
Barbara Massa Continua a leggere...
Volevo scrivere qualche cosa su questo giorno.
Mi sono impegnata ed ho scritto un lungo articolo sul nuovo Decreto sulle “classi ponte”( poi chiamate “di inserimento”) promosso dal Parlamentare leghista Cota. Mi sembrava un buon modo per parlare dei tanti diritti violati dei bambini.
Poi ho riletto tutto, più volte. Tutte cose “sacrosante” e mi sono vergognata. Vergognata per quanto anche io, senza volerlo lo giuro, proteggo la mia coscienza da una verità che mi dovrebbe tenere sveglia ogni notte. Lo faccio, spostando il problema su cose che posso combattere ma che infondo ancora riesco a digerire. Lo faccio cancellando dai miei pensieri l’intollerabile, l’inimmaginabile.
Come quando vedo un bambino morire di fame in televisione e per non cambiare canale debbo violentarmi l’anima, perché l’istinto è non vedere, non sapere, non pensare.
Mi sono vergognata e sono andata a cercare tutto quello che non vorrei sapere per leggere con voi 2 sole storie, tra le tante, che fanno orrore.
Perché prima di qualunque altra cosa credo che ci si debba riappropriare della capacità di piangere.
“Vengo da un Paese che ha 150 milioni di abitanti e dove, pochi giorni fa, una madre nella periferia di Recife, che è una delle grandi città del Nordest del Brasile, città piuttosto ricca, una madre, dunque, ha mangiato carne umana. Lei che lavora tra i rifiuti, là ha trovato un pezzo di carne e l'ha portato a casa e l'ha fritto. Alcuni vicini hanno notato che usciva da quella carne un grasso strano e le hanno detto: 'Ma questa è carne umana!'. Lei ha risposto: 'Ma io ho tanta fame! e mio figlio... anche se è carne umana la mangio lo stesso'. Era la carne di un seno che era stato buttato nei rifiuti dell'Ospedale di Recife. E' questo seno che quella donna e suo figlio hanno mangiato pochi giorni fa.Vengo da un paese dove gli esclusi già mangiano carne umana e dove poco fa un bambino del Nordest del Brasile che moriva di fame chiese a sua madre: 'Mamma, ma in cielo c'è il pane?'. Già, siccome non c'è pane qui sulla terra, il bambino sognava che almeno in cielo si potesse mangiare il pane.Io domando: il sistema attuale neoliberista, con i suoi criteri di gestire l'economia, offre davvero possibilità di vita per tutti gli esseri umani? Si dice che il Brasile produca a sufficienza per nutrire 150 milioni di abitanti; invece sappiamo anche troppo bene che l'economia brasiliana è pianificata solo per 60 milioni di persone. [Gli altri 90 milioni sono esclusi. Escluso è più che povero. Il povero conserva la prospettiva di uscire da uno stato di mancanza di beni, di cultura]. Gli esclusi invece non contano. Gli esclusi non sono cittadini. Gli esclusi non hanno diritti. Gli esclusi, se scompaiono, nessuno se ne accorge" (J. Lancellotti, Il caso Brasile. Gli esclusi, in Fondazione Internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli, Violazione dei diritti dei bambini.)
GERARD LUTTE, docente di psicologia all'università La Sapienza di Roma, ha raccolto testimonianze di vite di strada. Così una giovane di Città del Guatemala ha raccontato la propria esperienza:"Difficile la vita di strada, è difficile... Mio padre non lavorava, mia madre vende verdure e un po' di frutta, ma non ha molto denaro, a volte neanche per le tortillas... Ho un mucchio di fratellini e sorelline... Ho studiato fino alla quarta elementare... da piccola andavo a lavorare, incollavo calcomanie di propaganda di un partito sulle macchine, a volte mi maltrattavano, ricevevo 10 quetzales al giorno... Io sono uscita di casa a 15 anni perché avevo molti problemi, mio fratello maggiore mi prendeva a botte... e mio papà e mia mamma lo lasciavano fare... Conoscevo dei ragazzi che stavano [nella strada], per curiosità chiesi a loro della colla [da inalare] per provare. La prima volta che l'ho presa mi sentivo soffocare, poi quando mi sono abituata ho continuato a farlo perché con una bottiglia di colla a buon mercato mi passava la fame, la sete, dimenticavo i miei problemi...Per mangiare bisogna rubare, anche ai propri compagni, o prostituirsi... Così è la vita nella strada... C'è prostituzione da tutte le parti... Gi uomini trattano male le ragazze, le più piccole, le bambine che sono molto piccole, le pagano meglio che le grandi, quelle di 12, 13 anni, però fanno con loro ciò che vogliono e dove vogliono perché le pagano...Per rubare, prima si sorveglia per vedere se viene qualcuno, poi apri la macchina, poi ti metti a togliere tutto, la radio, lo specchio, il registratore... le borse e poi si va a vendere tutto al Mercato delle pulci e poi si dividono i soldi tra tutti... Però a volte non si presenta l'occasione e ti tieni la fame...Io ho fatto parte di un gruppo di 40 ragazzi... Quando viene una nuova ragazza, la prima cosa che devono fare è violentarla... poi non le fanno più nulla, la lasciano in pace... E' un'esperienza molto dura, io quando mi ricordo... mi metto a piangere... Fu l'esperienza più dura che ho subito nella strada, non si può mai dimenticare uno stupro... La vita delle ragazze di strada è più dura; se un poliziotto acchiappa un uomo gli prendono i soldi ma non lo portano in una pensione con la forza... A volte i poliziotti ci acchiappano e ci dicevano di andare a dormire con loro se no ci avrebbero portato al carcere... Non ho voluto e sono stata imprigionata... Sono andata tre volte in carcere... è orribile.Ho avuto il primo ragazzo a 12 anni, però ero molto timorosa, gli dicevo: 'Dammi solo la mano', avevo paura che mi baciasse... Ora sono sola, vivo soltanto con mio figlio, non ho nessuno... Qualche volta ho voglia, quando sono disperata, di inalare colla, ma penso a mio figlio, che quando sarà cresciuto non gli piacerà che io sia così, penso che devo educarlo, che ho responsabilità... Voglio molto bene al mio bimbo, voglio apprendere un mestiere, poi lavorare per potergli dare tutto ciò che io non ho ricevuto... La povertà dovrebbe finire, non è giusto..."
Alzare la voce per i sogni dei bambini è un dovere di tutti. Senza i loro sogni il nostro mondo scivolerà verso nuovi incubi. I loro sogni sono l'orizzonte verso cui camminiamo. I sogni dei bambini ci indicano la strada da percorrere. Ogni sogno infranto rende più incerta la direzione, più faticoso il nostro cammino.
In un canto popolare brasiliano si afferma: “Se un uomo sogna da solo è solo un sogno. Se si sogna insieme è la realtà che comincia”
Buona notte.
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ARTICOLI
INCONTRO CON LA DOTT CAMERONI
Riporto il contenuto del volantino distribuito oggi nei plessi del I circolo.
MERCOLEDI' 26 NOVEMBRE 2006
ALLE ORE 20.45
NELL'AULA MAGNA DEL PLESSO DI ROBBIOLO - VIA A. MORO, 14 BUCCINASCO
In risposta alla numerose richieste avanzate dai genitori e per dovere di informazione all'utenza la dottoressa Cameroni, incontrerà i genitori interessati a conoscere ed approfondire la riforma GELMINI e il PIANO PROGRAMMATORIO dei Ministri dell’Istruzione e dell’Educazione e delle Finanze per i futuri interventi nelle scuole , in applicazione della FINANZIARIA 2009.
Sarà questa l’occasione per riflettere insieme sulle seguenti tematiche di particolare attualità e di forte ripercussione sul nostro sistema scolastico:
- Ripristino del maestro unico e le problematiche connesse alla continuità dei docenti
- Le prospettive legate al tempo scuola, con particolare riferimento al tempo pieno, modello attualmente in vigore in tutte le classi del Circolo.
- La reale incidenza della riduzione d’organico nella qualità dell’offerta formativa
- Le novità nel campo della valutazione del comportamento e del rendimento
- Le strategie per la lotta al bullismo e per la formazione dei cittadini
- Le novità relative alla scuola secondaria di primo grado
- L’organizzazione futura della scuola e le prospettive di intervento degli EE.LL nella gestione del tempo-scuola
Informo che, per ragioni di spazio, l’incontro è rivolto unicamente alla componente genitori.
Il dirigente scolastico
Dott. Graziella Cameroni
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PRIMO CIRCOLO BUCCINASCO
BUCCINASCO: IL SINDACO SE LA PRENDE ANCHE CON L'A.N.P.I.
RIPORTIAMO DI SEGUITO L'ARTICOLO:
Di Rino Pruiti (del 20/11/2008)
A seguito della decisione del Sindaco Loris Cereda e dell’assessore alla cultura Mario Arrigoni del Comune di Buccinasco di organizzare per il 27 novembre 2008 un convegno su “l’attualità del pensiero di Julius Evola”, nella stessa sede della cascina Robbiolo e nella stessa data in cui era stata programmata da oltre un mese l’ultima lezione sul neofascismo e le nuove frontiere del pensiero razzista organizzata dall’A.N.P.I., la sezione “Fulvio Formenti” dell’A.N.P.I. di Buccinasco, nel ricordare come Julius Evola abbia:
· rappresentato la figura principale di riferimento per il neofascismo italiano del dopoguerra e per larga parte della destra radicale contemporanea;
· elaborato una teoria razzista incentrata su tre livelli (razzismo del corpo, dell’anima e dello spirito) andando al di là della “semplice” teoria nazista del razzismo biologico;
· approvato il progetto eugenetico della Germania hitleriana, con l’eliminazione di oltre 80 mila portatori di handicap e malati mentali, per «impedire che un’eredità guasta si trasmetta in altre generazioni», come scrisse egli stesso;
la decisione dell’Amministrazione Comunale, quale istituzione democratica, di promuovere e sponsorizzare una iniziativa tesa alla riabilitazione della figura di tale “pensatore”;
per quanto illustrato, l’intento marcatamente provocatorio del Sindaco e dell’assessore alla cultura nei confronti dell’ A.N.P.I., con lo scopo di limitarne o ridurne l’agibilità politica, costringendo la stessa, per l’alto senso di responsabilità che la contraddistingue, a spostare la propria iniziativa al 26/11/08 ore 21,00 presso la Cascina Robbiolo (Buccinasco);
l’annullamento, da parte dell’Amministrazione Comunale, del convegno sul pensiero di Julius Evola che oltretutto verrebbe a svolgersi nel 70° anniversario della promulgazione delle leggi razziali italiane;
tutti i cittadini, le associazioni e i partiti democratici a partecipare al presidio organizzato dall’A.N.P.I. per il 26 Novembre 2008, ore 18,00, avanti il Municipio di Buccinasco di via Roma, per manifestare il proprio dissenso e la propria indignazione.
Di Rino Pruiti (del 20/11/2008)
A seguito della decisione del Sindaco Loris Cereda e dell’assessore alla cultura Mario Arrigoni del Comune di Buccinasco di organizzare per il 27 novembre 2008 un convegno su “l’attualità del pensiero di Julius Evola”, nella stessa sede della cascina Robbiolo e nella stessa data in cui era stata programmata da oltre un mese l’ultima lezione sul neofascismo e le nuove frontiere del pensiero razzista organizzata dall’A.N.P.I., la sezione “Fulvio Formenti” dell’A.N.P.I. di Buccinasco, nel ricordare come Julius Evola abbia:
· rappresentato la figura principale di riferimento per il neofascismo italiano del dopoguerra e per larga parte della destra radicale contemporanea;
· elaborato una teoria razzista incentrata su tre livelli (razzismo del corpo, dell’anima e dello spirito) andando al di là della “semplice” teoria nazista del razzismo biologico;
· approvato il progetto eugenetico della Germania hitleriana, con l’eliminazione di oltre 80 mila portatori di handicap e malati mentali, per «impedire che un’eredità guasta si trasmetta in altre generazioni», come scrisse egli stesso;
CONDANNA
la decisione dell’Amministrazione Comunale, quale istituzione democratica, di promuovere e sponsorizzare una iniziativa tesa alla riabilitazione della figura di tale “pensatore”;
DENUNCIA
per quanto illustrato, l’intento marcatamente provocatorio del Sindaco e dell’assessore alla cultura nei confronti dell’ A.N.P.I., con lo scopo di limitarne o ridurne l’agibilità politica, costringendo la stessa, per l’alto senso di responsabilità che la contraddistingue, a spostare la propria iniziativa al 26/11/08 ore 21,00 presso la Cascina Robbiolo (Buccinasco);
EVIDENZIA
l’irresponsabilità di detti Amministratori Pubblici nell’aver organizzato tale iniziativa in concomitanza (stesso luogo, data e ora) con l’iniziativa antifascista organizzata già da tempo dall’A.N.P.I. presso una sede comunale e quindi inequivocabilmente a conoscenza da parte dell’Amministrazione Comunale;
RITIENE
sin d’ora, per quanto suddetto, RESPONSABILI MORALI il Sindaco e l’Assessore alla cultura, di eventuali aggressioni fisiche e/o verbali che si dovessero verificare a danno di persone che, ignari dello spostamento dell’iniziativa dell’ A.N.P.I., si dovessero recare in Cascina Robbiolo il 27/11/2008, data in cui si svolgerà unicamente il convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale sul pensiero di Julius Evola;
AUSPICA
l’annullamento, da parte dell’Amministrazione Comunale, del convegno sul pensiero di Julius Evola che oltretutto verrebbe a svolgersi nel 70° anniversario della promulgazione delle leggi razziali italiane;
INVITA
tutti i cittadini, le associazioni e i partiti democratici a partecipare al presidio organizzato dall’A.N.P.I. per il 26 Novembre 2008, ore 18,00, avanti il Municipio di Buccinasco di via Roma, per manifestare il proprio dissenso e la propria indignazione.
A.N.P.I. di Buccinasco
Sezione “Fulvio Formenti”
ADERISCONO:
A.N.P.I. Lombardia, A.N.P.I. Cesano Boscone, A.N.P.I. Corsico, A.N.P.I. Trezzano,
Rete antirazzista Sud-Ovest Milano, Associazione Paliacate Chiapas, Associazione Culturale Liberamente, Vivere Assago,
Ballardini Dario Assessore Politiche Ambientali e Giovanili di Corsico,
Pascarella Rosario Assessore Area sociale – casa,
Sezione “Fulvio Formenti”
ADERISCONO:
A.N.P.I. Lombardia, A.N.P.I. Cesano Boscone, A.N.P.I. Corsico, A.N.P.I. Trezzano,
Rete antirazzista Sud-Ovest Milano, Associazione Paliacate Chiapas, Associazione Culturale Liberamente, Vivere Assago,
Ballardini Dario Assessore Politiche Ambientali e Giovanili di Corsico,
Pascarella Rosario Assessore Area sociale – casa,
Sinistra Critica - Sud-Ovest Milano, Partito della Rifondazione Comunista - Corsico, Partito dei Comunisti Italiani - Sud-Ovest Milano, Lista Uniti per Buccinasco (Verdi e Italia dei Valori), Partito Democratico - Assago, Sinistra Critica - Milano, Partito della Rifondazione Comunista – Federazione milanese,
Partito Democratico - Trezzano, ...
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martedì 18 novembre 2008
Schema di piano programmatico
In quest post troverete il modulo in PDF del Piano Programmatico del ministro Gelmini per i tagli nella scuola http://www.cidi.it/segnaliamo/piano_programmatico.pdf
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lunedì 17 novembre 2008
Occorre coinvolgere le famiglie
RIPORTO UN ARTICOLO PRESO DA RETE SCUOLE:
Genova , 17/11/2008
Occorre coinvolgere le famiglie
di Stefania Fabris
Da Tuttoscuola di oggi, a prescindere dal titolo che allude ad una divergenza politica tra Regioni assolutamente inesistente, emerge nero su bianco quanto sta succedendo al di là delle capziose e fuorvianti illusioni diffuse per far accomodare gli insegnanti della scuola, di fatto, nella rassegnazione.
2. Piano programmatico: parere negativo ma le Regioni si "contano"
Il Senato della Repubblica, lo scorso 11 novembre, ha concluso l'esame in prima lettura del disegno di legge di conversione del decreto legge 7 ottobre 2008, n. 154, approvando, tra l'altro, l'emendamento all'art. 3, concordato tra le Regioni ed il Governo, che ha "cancellato" l'ipotesi di commissariamento per Regioni ed Enti territoriali qualora i piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche non fossero "...ultimati in tempo utile per assicurare il conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione della rete scolastica...già a decorrere dall'anno scolastico 2009/2010 e comunque non oltre il 30 novembre di ogni anno".
L'emendamento ha previsto anche, "...per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012, entro il 15 giugno 2009, la stipula di un'intesa in sede di Conferenza Unificata per disciplinare l'attività di dimensionamento della rete scolastica, ai sensi del comma 4, lettera f)-ter, con particolare riferimento ai punti di erogazione del servizio scolastico".
Le Regioni "... per l'anno scolastico 2009/2010, assicurano il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri fissati dall'art. 2 del ...decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 23, da realizzarsi comunque non oltre il 31 dicembre 2008".
La decisione del Senato ha consentito il superamento della pregiudiziale posta dalle Regioni e la ripresa del confronto di merito sullo schema di piano programmatico.
Le Regioni nella seduta dello scorso 13 novembre della Conferenza Unificata non hanno espresso una posizione unitaria ma articolata in distinte posizioni: la maggioranza delle Regioni ha espresso un parere fortemente negativo, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Molise si sono espresse favorevolmente; la Sicilia si è astenuta.
Non essendo prevista una co-determinazione del contenuto dello schema di piano programmatico, il parere negativo espresso dalla Conferenza ha soltanto un valore formale e non determina l'impossibilità di adottare l'atto da parte del Governo.
Io non mi rassegno, sarebbe gravemente colpevole, a questo punto. Il Governo non ha compiuto la benchè minima inversione di tendenza, ha solo un pochino rallentato( ma è questione di settimane) e solo su alcune questioni marginali. Regioni ed Enti locali non possono, non intendono, non si opporranno affatto alla Riforma Moratti-Gelmini. Dobbiamo assolutamente usare le ultime occasioni legittime che abbiamo (Consigli di Classe, giornate di scuola aperta, assemblee sindacali, Consigli d'Istituto e Collegi dei Docenti) per informarci, informare e coinvolgere l'opinione pubblica prima delle iscrizioni.L'università sta andando avanti e trovo che le proposte messe in campo dall'Onda alla Sapienza siano apprezzabilissime, giuste, serie e concrete. Massimo sostegno ai ragazzi che stanno impegnandosi per tutti noi. Manteniamo la preziosissima unione, ma dobbiamo giocarci anche noi per la scuola il tutto per tutto. E mettere in campo corpose denuncie e forti controproposte. URGENTEMENTE. Non ci sono possibili serie scorciatoie nè praticabili compromessi al momento.Ad esempio: DIAMO IL VOTO IN CONDOTTA secondo le linee imposte dal decreto Gelmini? Aspettiamo il famoso Regolamento che il Ministro ha promesso? Ci facciamo dei regolamenti interni diversi da scuola a scuola, da classe a classe, in nome dell'autonomia? Lo facciamo, davvero? Avete letto l'inserto del Sole 24 ore di domenica scorsa, con l'articolo sul fatto che "la condotta farà media e così si indurranno gli studenti a comportarsi bene anche a fronte di qualche carenza culturale?" Alle superiori sono in arrivo le valutazioni infraquadrimestrali: cosa pensiamo di fare? Propongo di denunciare pubblicamente l'operazione aberrante che si andrà a compiere nei prossimi giorni Continua a leggere...
Genova , 17/11/2008
Occorre coinvolgere le famiglie
di Stefania Fabris
Da Tuttoscuola di oggi, a prescindere dal titolo che allude ad una divergenza politica tra Regioni assolutamente inesistente, emerge nero su bianco quanto sta succedendo al di là delle capziose e fuorvianti illusioni diffuse per far accomodare gli insegnanti della scuola, di fatto, nella rassegnazione.
2. Piano programmatico: parere negativo ma le Regioni si "contano"
Il Senato della Repubblica, lo scorso 11 novembre, ha concluso l'esame in prima lettura del disegno di legge di conversione del decreto legge 7 ottobre 2008, n. 154, approvando, tra l'altro, l'emendamento all'art. 3, concordato tra le Regioni ed il Governo, che ha "cancellato" l'ipotesi di commissariamento per Regioni ed Enti territoriali qualora i piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche non fossero "...ultimati in tempo utile per assicurare il conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione della rete scolastica...già a decorrere dall'anno scolastico 2009/2010 e comunque non oltre il 30 novembre di ogni anno".
L'emendamento ha previsto anche, "...per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012, entro il 15 giugno 2009, la stipula di un'intesa in sede di Conferenza Unificata per disciplinare l'attività di dimensionamento della rete scolastica, ai sensi del comma 4, lettera f)-ter, con particolare riferimento ai punti di erogazione del servizio scolastico".
Le Regioni "... per l'anno scolastico 2009/2010, assicurano il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri fissati dall'art. 2 del ...decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 23, da realizzarsi comunque non oltre il 31 dicembre 2008".
La decisione del Senato ha consentito il superamento della pregiudiziale posta dalle Regioni e la ripresa del confronto di merito sullo schema di piano programmatico.
Le Regioni nella seduta dello scorso 13 novembre della Conferenza Unificata non hanno espresso una posizione unitaria ma articolata in distinte posizioni: la maggioranza delle Regioni ha espresso un parere fortemente negativo, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Molise si sono espresse favorevolmente; la Sicilia si è astenuta.
Non essendo prevista una co-determinazione del contenuto dello schema di piano programmatico, il parere negativo espresso dalla Conferenza ha soltanto un valore formale e non determina l'impossibilità di adottare l'atto da parte del Governo.
Io non mi rassegno, sarebbe gravemente colpevole, a questo punto. Il Governo non ha compiuto la benchè minima inversione di tendenza, ha solo un pochino rallentato( ma è questione di settimane) e solo su alcune questioni marginali. Regioni ed Enti locali non possono, non intendono, non si opporranno affatto alla Riforma Moratti-Gelmini. Dobbiamo assolutamente usare le ultime occasioni legittime che abbiamo (Consigli di Classe, giornate di scuola aperta, assemblee sindacali, Consigli d'Istituto e Collegi dei Docenti) per informarci, informare e coinvolgere l'opinione pubblica prima delle iscrizioni.L'università sta andando avanti e trovo che le proposte messe in campo dall'Onda alla Sapienza siano apprezzabilissime, giuste, serie e concrete. Massimo sostegno ai ragazzi che stanno impegnandosi per tutti noi. Manteniamo la preziosissima unione, ma dobbiamo giocarci anche noi per la scuola il tutto per tutto. E mettere in campo corpose denuncie e forti controproposte. URGENTEMENTE. Non ci sono possibili serie scorciatoie nè praticabili compromessi al momento.Ad esempio: DIAMO IL VOTO IN CONDOTTA secondo le linee imposte dal decreto Gelmini? Aspettiamo il famoso Regolamento che il Ministro ha promesso? Ci facciamo dei regolamenti interni diversi da scuola a scuola, da classe a classe, in nome dell'autonomia? Lo facciamo, davvero? Avete letto l'inserto del Sole 24 ore di domenica scorsa, con l'articolo sul fatto che "la condotta farà media e così si indurranno gli studenti a comportarsi bene anche a fronte di qualche carenza culturale?" Alle superiori sono in arrivo le valutazioni infraquadrimestrali: cosa pensiamo di fare? Propongo di denunciare pubblicamente l'operazione aberrante che si andrà a compiere nei prossimi giorni Continua a leggere...
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